Dalle risposte che ho ricevuto riguardo la mia segnalazione sulla la scarsità di volumi di accumulo d'acqua potabile di cui soffre tragicamente l'Elba, mi pare che dalle mie esposizioni non si sia capito qual’è il male peggiore. Lo affermo ora perché la pur sempre urgente e necessaria costruzione di nuovi serbatoi non appare una soluzione viabile proprio perché il concetto di serbatoi non è assolutamente presente in alcuna delle autorità o dei responsabile del rifornimento idropotabile elbano. Quello che io propongo è un intervento che non costa nulla ma che sarebbe in grado di dare immediatamente risultatati straordinari.
Mi sento quindi il dovere di ripetermi.
Il primo difetto cui occorre rimediare non è per le ragioni esposte quello di ricorrere urgentemente alla costruzione di nuovi serbatoi quanto invece quello, fattibile senza spendere un soldo, di imporre a tutti i 50 e più serbatoi esistenti durante le ore diurne di ogni giorno e per tutti i 365 giorni dell'anno di far in modo che la sera essi siano tutti vuoti e quindi atti accumulare durante tutte le ore notturne quegli importanti volumi d'acqua che invece non essendo né consumati dall’utenza nè accumulati nei serbatoi stessi , finiscono per costituire l'enorme volume di perdita notturna che costituisce uno dei grandi mali dell'acquedotto.
Per operare questa modifica di esercizio è sufficiente una diversa impostazione automatica di funzionamento la quale, in sostituzione del metodo detto regolazione al massimo livello dei serbatoi, essi siano invece regolati obbligatoriamente per svuotarsi razionalmente di giorno e poi tutti 50 assieme riempirsi la notte per ripristinare l’invaso.
Si tratta di una regolazione che chi scrive ha fatto adottare a molti acquedotti importanti ottenendo per decenni di funzionamento reale risultati straordinari sia economici e sia di risparmio d’acqua per cui non si vede perché non sia possibile fare lo stesso all’Elba.
Il risultato effettivo di questo mio intervento ancora una volta sarà quello di aver sprecato parole al vento ed assolutamente né messe in pratica né criticate con elementi reali.
Marcello Meneghin