Abbiamo già affrontato l’argomento della TARI nel maggio scorso, ma sarà opportuno rientrarci visto che all’ultimo Consiglio Comunale del 29 giugno abbiamo votato in maniera contraria ad una variazione del bilancio che prevedeva adeguamenti in entrata per 131 mila euro, e 160 mila in uscita per pareggiare la richiesta di saldo del servizio per 1 milione 870mila totali annui.
Ora, a prescindere dal fatto che da quando la Giunta attuale si è insediata i costi sono lievitati da 1.489,0 del 2018 a 1.604,0 (2019), 1.605,0 (2020),1.681,0 (2021) fino ai +200mila di quest’anno, che il porta a porta ci ha regalato (e per avere poi un servizio inadeguato, vetusto e fastidioso per i residenti e i turisti), la novità è che la medesima variazione prevede che per pareggiare con quanto richiesto, occorrerà anche metterci 31.724 euro derivanti dal contributo di sbarco, con uno sbilancio totale complessivo di circa 50 mila euro.
Il Sindaco si è discolpato dicendo che si paga a piè di lista, e che i costi fissi sono aumentati.
Abbiamo contestato queste affermazioni poiché avevamo già preannunciato lo scorso anno, all’esordio del porta a porta, che il Piano di ESA prevedeva per il 2022 un aumento considerevole, e non c’era a quel momento né guerra né inflazione: bastava solo leggere le carte. Poi, che non tutti i comuni hanno aumentato la tariffa (ad esempio Capoliveri e Follonica). E i soldi della fusione, almeno in parte, non potevano essere stanziati per dare un po’ di sollievo alle categorie? Abbiamo chiesto l’apertura di una vertenza con ESA per valutare qualità e quantità del servizio offerto, congruità dei prezzi e dei costi sostenuti per i riesi. Sono quattro anni che lo chiediamo, ma non ci sentono, forse non ne hanno le potenzialità.
Un servizio come quello che c’è a Rio non può essere pagato quasi due milioni di euro, che escono dalle nostre tasche.
Al di là dei tagli dei nastri, è l’ora che qualcuno cominci ad amministrare questo Comune.
Gruppo Consiliare Terra Nostra