Finita la parentesi delle elezioni comunali la politica italiana è pronta a vivere il lungo cammino verso le politiche del 2023. Quali i possibili scenari? Alcuni ipotizzano una coalizione Letta, Di Maio, Calenda e Renzi. Con l’uscita dai 5S Di Maio ha detto che chi destabilizza il governo Draghi perde le elezioni. La cosa interessante è che con la rottura dei 5S si va delineando una possibile coalizione politica né di destra, né di sinistra, né di centro, diciamo 2.0 con Di Maio, Calenda, Renzi e il Partito Democratico.
Mario Draghi non si presenterà alle prossime elezioni politiche, ma i partiti sopra citati lo faranno con la promessa agli elettori di continuare la linea Draghi e “sa va sans dire” con Draghi premier. Con la riforma costituzionale nella prossima legislatura il Parlamento italiano avrà meno deputati e senatori. A Montecitorio i deputati da 630 saranno 400, a Palazzo Madama i senatori da 315 a 200, con l’obiettivo di favorire un miglioramento del processo decisionale delle Camere per renderle più capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini e dall’altro ridurre il costo della politica.
Senza lo scenario di un voto anticipato che aprirebbe una crisi politica dai contorni nebulosi, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, scioglierà le Camere il 22 marzo 2023, un giorno prima della scadenza naturale della legislatura, aprendo il periodo di 60 giorni che porterà alle elezioni. Proprio nel periodo in cui scadranno i mandati dei CEO di Eni, Enel, Poste Italiane, Terna, Consip e Enav. L’ipotesi secondo cui palazzo Chigi e il Quirinale vorrebbero mettere al sicuro la partita delle nomine per evitare di sottoporla alla potenziale instabilità che potrebbe verificarsi dopo il voto.
Senza Draghi non saremmo riusciti a farci dare i fondi del Piano nazionale di resistenza e resilienza dall’Europa. Con Draghi forse ce la possiamo fare, con un altro governo saremmo alla bancarotta. Mario Draghi con la propria autorevolezza è la persona in Italia di cui il sistema economico, finanziario e politico mondiale ha fiducia. Il resto sono chiacchiere.
Dopo il Covid-19, la guerra in Ucraina, l’alta inflazione, la siccità, la crisi del grano, le cavallette e per non farci mancare nulla mettiamo anche la possibile futura recessione economica, auspichiamo un futuro migliore e prospero per i nostri giovani con lo sguardo fiducioso rivolto al futuro. Spetta a noi aiutarli!
Enzo Sossi