La sanità pubblica italiana ha urgente bisogno di essere riorganizzata secondo due principi cardine: Competenza e Professionalità.
Il SSN, fortemente minato da anni di scelte antieconomiche e incompetenza gestionale, è ormai al collasso finanziario e organizzativo. Continua a reggersi in piedi solo grazie alla grande professionalità e al profondo senso del dovere di medici, infermieri e tutto il personale sanitario.
Le liste di attesa, per visite e interventi, sono ormai infinite e inaccettabili, con profonde differenze tra le diverse Regioni. Spesso siamo costretti a spostarci in altre Regioni più virtuose per ricevere cure tempestive.
I medici e il personale sanitario degli ospedali, sottoposto a sacrifici sempre più gravosi e divenuti insostenibili dalla pandemia, sono esasperati dalla pressione sulle strutture sanitarie. I medici di famiglia, oramai troppo pochi, sono sovraccarichi di lavoro, per non contare gli innumerevoli sprechi.
Problemi enormi e di non facile risoluzione a livello centrale perché gran parte delle responsabilità in materia sanitaria sono in mano alle Regioni, che Costituzionalmente ne hanno competenza per materia. Ciò nonostante il nuovo Governo, all’interno del suo potere di coordinamento nazionale e per attuare concretamente il diritto alla salute ex art 32 della Costituzione, dovrà intervenire per garantire realmente il diritto alle cure, con livelli necessari di assistenza su tutto il territorio Nazionale.
A livello locale si dovranno favorire e incrementare le eccellenze per le cure salvavita negli ospedali periferici, per rendere efficienti ed efficaci i cosiddetti livelli intermedi di cure, favorendo anche la nascita di centri specialistici di first-aid e luoghi per le terapie di malattie croniche e riabilitative che, per quanto riguarda la nostra costa tirrenica, sono gli Ospedali di Cecina, Piombino e quello dell' Elba. Inserire nuovi medici di base, riorganizzando e potenziando l’assistenza anche da remoto, per non sovraccaricare inutilmente le strutture.
I servizi sanitari di primo livello dovranno diventare più accessibili e meglio distribuiti sul territorio nazionale, perché saranno destinati sempre più a diventare centri di maggiore eccellenza per le patologie più gravi o complicate. Sarà indispensabile, anche a tal fine, valorizzare adeguatamente il personale medico e infermieristico e aumentare il numero delle borse di studio per le specialistiche che oggi lasciano fuori troppi laureati in medicina che, di fatto, non hanno accesso alla specializzazione prima di qualche anno dalla laurea.
Chi Governa la Toscana da sempre, per ciò che ci riguarda più da vicino, si è distinto negli anni per aver massacrato la sanità regionale, dimostrandosi sempre lontano dalle esigenze sanitarie del territorio.
Per dare risposte adeguate alle esigenze della società moderna e alle esigenze dei cittadini, dobbiamo cambiare marcia, restituire alla meritocrazia e alla professionalità il ruolo centrale per la gestione della materia sanitaria, sottraendola alle malsane logiche della politica locale.
Il sistema sanitario italiano, proprio in virtù delle grandi professionalità sanitarie di cui è dotato, deve essere tra i migliori al mondo per garantire una ottima assistenza ai cittadini.
Chiara Tenerini
Candidata per il centrodestra al collegio uninominale per la provincia di Livorno