A partire dalle ore 19.30 di ieri sera è ripartito lo sciopero dei lavoratori del sistema portuale livornese (Livorno, Piombino e Elba). La decisione è stata presa congiuntamente dalle segreterie provinciali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti al termine dell'incontro con le organizzazioni datoriali tenutosi mercoledi a Livorno presso Palazzo Rosciano, sede dell'Autorità di sistema portuale.
Il confronto, durato dalle ore 10 alle ore 17, non ha purtroppo generato gli effetti sperati.
Il segnale concreto e immediato che ci aspettavamo da parte delle imprese, soprattutto in relazione alla nostra richiesta di stabilizzare 35 lavoratori (tra contratti a tempo determinato e somministrati), non è purtroppo arrivato. Le organizzazioni datoriali continuano a rimandare: “Servono tempi tecnici per concretizzare queste assunzioni” ci è stato risposto.
In tema di salario e contrattazione integrativa abbiamo ottenuto la disponibilità ad aprire un confronto a partire dalle prossime settimane. Stesso discorso per quello che riguarda il contenimento del lavoro straordinario (al fine di favorire la stabilizzazione di precari) e la corretta applicazione degli inquadramenti. Nel corso dell'incontro sono stati affrontati molti temi, tra cui salute e sicurezza, riorganizzazione del lavoro portuale, competitività del sistema, tariffe e molto altro.
Il tavolo di ieri ci ha permesso di riaprire il dialogo e di aprire un nuovo percorso per cercare di migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori. Si tratta senza dubbio di un primo passo importante. Il segnale concreto e forte che però avevamo chiesto nell'immediato non è purtroppo arrivato. Ringraziamo nuovamente l'authority per l'impegno profuso nel cercare di trovare una soluzione. Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti si dichiarano come sempre disponibili in ogni momento a tornare a sedersi nuovamente al tavolo per discutere con le organizzazioni datoriali.
Intanto è ripartito lo sciopero (2 ore per turno). Nella giornata di oggi, giovedì 15 settembre, sono già in programma due assemblee nel porto di Livorno. La prima si terrà presso il terminal darsena Toscana dalle ore 8.30 alle 11.30 mentre la seconda davanti al varco Galvani dalle 15.30 alle 17.30.
Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil) - Dino Keszei (Fit-Cisl) - Gianluca Vianello (Uiltrasporti)
Nessun accordo, il rammarico del presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri
“Dispiace che i sindacati non abbiano condiviso e colto la portata e la dimensione delle novità contenute nei propositi di intesa formulati durante il confronto”. Il presidente dell’Adsp Luciano Guerrieri commenta così il mancato raggiungimento di una tregua nel tavolo tra le organizzazioni datoriali e sindacali convocato ieri a Palazzo Rosciano dalla port Authority.
Il n.1 dell’ente portuale sottolinea come dall’incontro fosse scaturita una piattaforma programmatica che, attraverso delle chiare linee di indirizzo, avrebbe dato avvio alla già annunciata ridefinizione del modello complessivo del lavoro nei porti del sistema del mar Tirreno settentrionale, anche attraverso una preliminare analisi del fenomeno della precarietà.
Diverse le questioni affrontate in quello che è stato ribattezzato il lodo della tregua: in cima all’agenda la questione dell’art.17; quella relativa alle tariffe applicate in porto e quella riguardante il precariato, “attentamente esaminata dalle parti con proposte risolutive che avrebbero richiesto un tempo minimo per arrivare a produrre risultati concreti”.
Guerrieri si dice dunque “preoccupato per i riflessi che l’interruzione della tratttiva avrà sugli equilibri del porto. L’Adsp rimane comunque a disposizione per riprendere quanto prima un confronto”.