Le prime crepe di stanno aprendo nel consenso dell’Occidente che ha finanziato la guerra per procura dell’Ucraina e il Presidente russo Vladimir Putin è alla finestra e sta guardando.
In primo luogo diversi leader sia repubblicani che democratici statunitensi hanno espresso le loro perplessità. I primi hanno detto che in caso di vittoria del partito repubblicano nelle elezioni di mid-term del prossimo novembre, non ci sarà alcun assegno in bianco per Kiev mentre altri leader democratici hanno firmato una lettera che è stata pubblicata sul Washington Post dove chiedono a Joe Biden di abbinare il sostegno all’Ucraina con dei negoziati di pace con la Russia per porre fine alla guerra.
Un segno di quanto profonda sia la richiesta dei leader sia repubblicani che democratici di rivedere la politica estera verso l’Ucraina, nel senso che chiedono che il denaro dei contribuenti per la guerra non venga automaticamente approvato ovvero che siano accompagnati da negoziati di pace.
La leadership democratica ha detto che la lettera, inizialmente messa insieme a giugno scorso, è stata rilasciata per errore ed ha dato la responsabilità allo staff. Quindi l’ancora di salvezza degli Stati Uniti all’Ucraina non è immediatamente a rischio.
Ci sono innegabili blocchi in entrambi i partiti che stanno diventando ansiosi per il costo della guerra in un momento in cui gli Stati Uniti potrebbero essere sul punto di cadere in recessione e che si preoccupano di un’escalation tra la retorica nucleare di Putin.
La nuova Camera eletta il prossimo novembre, in caso di vittoria repubblicana sarà sotto l’influenza dell’ex Presidente Donald Trump, che ha sollevato dubbi da sempre sulla guerra per procura in Ucraina con il suo amico Putin. I leader del partito repubblicano dicono che non stanno facendo marcia indietro sugli aiuti all’Ucraina, ma non c’è alcuna garanzia che possano convincere il partito a non andare avanti e approvare un disegno di legge per l’Ucraina utilizzando i voti democratici che potrebbe mettere in una posizione politica pericolosa il presidente Joe Biden.
Putin ha aspettato mesi tale apertura . Non c’è ancora alcun segno di indebolimento delle determinazioni degli Stati Uniti, ma il dibattito e la confusione a Capitol Hill potrebbero dargli motivo di sperare.
Enzo Sossi