Rigassificatore, Galletti (M5S) “Proposta di legge PD non riscatta il torto subito dai piombinesi”
“C’è parecchio ottimismo tra le fila dei parlamentari del PD toscano se credono, dai banchi dell'opposizione, di poter impegnare il nuovo governo - il più a destra di sempre - con una spesa di 870 milioni per rimediare al crollo di consensi che il loro partito ha registrato a Piombino a causa dell’ok di Giani al nuovo rigassificatore. A dirla tutta la nuova premier Giorgia Meloni deve un bel favore a Giani, perché l’ha sollevata dalla scomoda promessa elettorale di valutare una posizione alternativa per l’opera e che difficilmente avrebbe potuto mantenere senza litigare con tutta la sua coalizione.” Così Irene Galletti, Capogruppo M5S in Regione Toscana, commentando sui social la notizia relativa alla proposta di legge presentata dai parlamentari del PD in favore delle opere compensative al rigassificatore di Piombino.
“Quello che è più probabile - continua nel post la Cinquestelle - è che al nuovo governo importi ben poco delle grane territoriali dei dem, anche perché su Piombino le hanno pure loro con il sindaco, espressione di destra, che rema in direzione antagonista rispetto a quella indicata da Draghi. E quindi se qualche legge correrà in sostegno del Memorandum e delle opere compensative in esso indicate, difficilmente vedrà il PD alla regia, e ci permettiamo di dubitare - fino a prova contraria - che si avvicinerà minimamente all’intensità finanziaria proposta (e lo diciamo a malincuore perché il territorio se lo meriterebbe).”
“Detto questo - conclude Galletti -, l’idea di poter riguadagnare credibilità e consenso politico per una decisione calata dall’alto, senza coinvolgimento del territorio e dopo aver dimostrato poca sensibilità nei confronti del punto di vista dei diretti interessati, attraverso una promessa destinata ad avere le gambe particolarmente corte, se non è l’ennesima presa in giro ditemi voi di cosa si tratta.”
Nuovo Governo: Chiara Tenerini (FI), da Giani autorizzazione concessa senza gli opportuni chiarimenti richiesti in precedenza
"Prendo atto che il Commissario Giani il 25 ottobre ha firmato l'atto che autorizza il posizionamento della nave rigassificatrice al porto di Piombino” lo annuncia la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini “esprimo le mie perplessità in merito al fatto che lo stesso Giani avesse in precedenza vincolato la propria autorizzazione alla necessità che Snam fornisse tutte le delucidazioni in merito alla localizzazione della piattaforma offshore tra tre anni”. “Non posso inoltre non manifestare la mia preoccupazione per le numerose problematiche legate al tema ambientale ed a quello della sicurezza, rispetto ad un progetto fortemente osteggiato dalla popolazione e dagli amministratori locali, in un territorio già minato e deturpato da anni di incuria e bonifiche mai effettuate” La deputata ha infine aggiunto “il Memorandum compensativo presentato da Giani per “risarcire” il territorio, oltre a non essere direttamente legato all'autorizzazione concessa, rappresenta una sorta di generico elenco di interventi ed opere, per la maggior parte a carico del Governo nazionale, alcune delle quali già finanziate.
Non c'è limite alla decenza, il “taglia-nastri” Giani, con un coup de theatre, vorrebbe far dimenticare ai cittadini di Piombino e di tutta la Val di Cornia tutte le promesse mai realizzate dai Governi centrali e regionali a trazione PD, un memorandum “lista della spesa” piena di vecchi accordi di programma e un elenco di interventi promessi e mai realizzati”.
Rigassificatore Piombino, Ancora Italia: autorizzazione è una farsa, Giani non super partes
"Quello a cui abbiamo assistito ieri è stato un spettacolo penoso, con il governatore della Regione Toscana che ha trasformato, come è nel suo stile, in uno show mediatico la firma di un’autorizzazione che, a detta di numerosi esperti, mette a repentaglio la vita di decine di migliaia di vite e l’economia di un intero territorio" lo dichiarano in una nota Maurizio Romani e Massimo Orlandini, presidenti rispettivamente di Ancora Italia Toscana e Ancora Italia Firenze.
"C’erano mille ragioni per non procedere con l’autorizzazione di un’opera folle, che devasterà l’ambiente e non renderà più sicura la nostra Nazione dal punto di vista energetico. In un momento in cui per altro il prezzo del gas sta calando e le scorte sono piene. Un’opera di cui si gioverà solo l’azienda multinazionale che realizzerà l’impianto e il comparto statunitense delle commodity che procurerà la materia prima" aggiungono Romani e Orlandini.
"Giani per due mesi ha interpretato in modo farsesco il ruolo di commissario, che dovrebbe essere super partes, mentre sin dall’inizio ha spinto, senza ritegno e nemmeno degnarsi di nasconderlo, per la realizzazione dell’impianto, in barba a tutte le difficoltà e gli ostacoli oggettivi. una truffa alla democrazia e alle istituzioni" proseguono ancora Romani e Orlandini.
Che concludono: "Ancora Italia sarà come da sempre vicina ai cittadini di Piombino in tutte le iniziative che intenderanno organizzare per contrastare quest'opera folle e dannosa" .
Rete No Rigassificatori No GNL su autorizzazione di Giani
Ieri il Commissario straordinario Giani ,firmando l'autorizzazione al rigassificatore di Piombino, ha dichiarato: "La procedura significa per 60 milioni di italiani l'abbassamento delle bollette, la possibilità di offrire un servizio e di dire che si può avere il
gas con più facilità senza dipendere dalla Russia".
Ha quindi aggiunto :''Il mio principale motivo nello svolgere questa funzione è il servizio a 60 milioni di italiani ''
Niente di più assurdo e falso.
Si tratta di un’affermazione che serve a ingannare la gente comune facendo credere che il rigassificatore abbassera' le bollette del gas ma non dicendo che invece le bollette aumenteranno vistosamente in quanto il GNL ha costi molto superiori al gas naturale o alle rinnovabili, poiché viene estratto dalle rocce di scisto in maniera costosa e inquinante e per di piu' viene inviato via navi gasiere che, percorrendo migliaia di km, hanno consumi elevati e a loro volta inquinanti che vanno a incidere sul prezzo finale oltre che su entrare le emissioni di CO2.
Giani mente spudoratamente perché non ci dice che il gas dei rigassificatori non è necessario visto che il gas lo esportiamo e che ancora abbiamo gas di scorte per questo inverno; per gli inverni prossimi abbiamo bisogno di investire subito sulle rinnovabili, ogni giorno nascono nuovi modi per fare energia e trattenerla, la ricerca puo' fare salti da gigante se smettiamo di buttare miliardi sul fossile .
Il Presidente della Regione nonchè Commissario, doveva avere come ruolo di valutare il progetto tenendo conto dei principi di sicurezza e sostenibilità ambientale ( che non ci sono) e non di autorizzarlo ad ogni costo: di fatto è stato un arbitro che ha giocati con la maglia governativa della Snam, che gestirà l' impianto tramite una Società con soli 10mila € di capitale sociale a copertura di eventuali danni da incidenti.
Piombino, sale la resistenza: anche Idra non molla
Sulla pagina del commissario non sembrano presenti né le note tecniche depositate dall’associazione né le numerose prescrizioni formulate dagli Enti
“Rigassificatori… Cento forzature andate a segno fanno forse un Diritto? La democrazia si costruisce ogni giorno. Continuiamo ad aspettarLa, presidente Giani, al varco degli impegni da onorare: informazione corretta, confronto, dibattito pubblico!”: questo il testo del cartello con cui Idra commenta la chiusura grottesca della conferenza di servizi per il rigassificatore da imporre alla città di Piombino, alla val di Cornia, a Follonica e all’Isola d’Elba.
Se infatti Eugenio Giani, presidente-commissario negatosi al dialogo e all’appuntamento tecnico promesso agli ecologisti fiorentini, ha pensato di poter chiudere la pratica con una cinica firma in favore di telecamere, potrebbe doversi ricredere. Le espressioni sprezzanti adottate nei confronti del dissenso aggiungono disdoro a un’immagine già indebolita dalle prove di incoerenza, inaffidabilità e inadeguatezza che l’operato amministrativo denuncia dall’avvio del procedimento di autorizzazione dell’opera, come è stato ampiamente documentato nelle Pec a lui stesso trasmesse, e nei comunicati pubblicati sul sito web http://www.idraonlus.it.
Dopo aver eluso il rapporto di interlocuzione che, con la sua giunta, avrebbe potuto e dovuto intrattenere e coltivare con le decine di migliaia di toscani coinvolti a forza in un progetto aberrante, che vorrebbe condannarli senza contraddittorio all’ansia, al degrado e ai danni paventati all’economia e all’ambiente col pretesto di un’emergenza tutta politica, il presidente-commissario dovrà fronteggiare una resistenza che a Piombino sale e si insaporisce, mentre non cessa il sostegno di Idra in riva d’Arno. Prosegue infatti l’attività di monitoraggio civico della latitanza relazionale del presidente: tutti i giorni dalle 11 alle 12 Idra continuerà ad attenderlo, proponendo al contempo un ‘dialogo’ con la cittadinanza, sotto la ‘Casa della Democrazia’, come scherzosamente definisce Palazzo Strozzi Sacrati uno dei cartelli destinati ai turisti che quotidianamente scorrono dinanzi al n. 10 di Piazza Duomo.
La battaglia per la tutela dei propri diritti messi a repentaglio da una legislazione eccezionale fuori controllo sta conducendo del resto numerose altre comunità del nostro Paese – oltre a quella di Piombino - a ‘unire i puntini’, a riconoscere e a combattere gli inquietanti tratti comuni crescentemente presenti nelle pratiche autoritarie di amministrazione dei territori. Divengono ogni giorno più trasparenti e inaccettabili le conseguenze di una strategia di governo che, sulla scorta di emergenze artificiali o manipolate (prima il Covid, poi a seguire la guerra, l’energia, il clima), mira a permettere - ‘legalmente’, ma anche legittimamente? - di legiferare con procedure d’urgenza, a comprimere il dissenso esercitando un controllo sociale sempre più capillare, a istituire deroghe alle normative di tutela dei diritti costituzionalmente garantiti, a sovvertire nella pubblica opinione – con la complicità di un apparato informativo addomesticato - gli stessi processi di pensiero logico. Per esempio, rendendo improvvisamente presentabili progetti fino all’altro ieri considerati inaccettabili: si pensi alla cosiddetta transizione energetica, che oggi si vorrebbe rifondare sul modello fossile o, peggio, sulla distopia nucleare.
Idra confida inoltre di poter ricevere notizie dai prefetti di Firenze e di Livorno, ai quali è stato richiesto nei giorni scorsi di adottare misure atte a prevenire le conseguenze sociali nefaste che possono derivare dalle decisioni incautamente assunte dal commissario governativo. E’ in ogni caso auspicabile che, preso atto dell’autorizzazione accordata con la firma del 25 ottobre scorso, i prefetti interessino direttamente il presidente del Consiglio dei ministri perché ponga rimedio - con provvedimento adeguato – al danno paventato sul piano della fiducia delle popolazioni nelle istituzioni rappresentative. In proposito, si segnala con rinnovata preoccupazione come, sulla pagina del commissario, non paiano presenti né le note tecniche depositate dall’associazione né le numerosissimi prescrizioni formulate dagli Enti di cui ha dato notizia il commissario stesso all’atto della firma in sede di conferenza stampa.