Sono passati circa 45 giorni dal giorno in cui la commissione consiliare dei regolamenti del Comune di Campo nell’Elba, ha discusso sul “Regolamento per la disciplina dei Referendum consultivi comunali” e di interventi sulla stampa ne sono stati fatti. A parer mio alcuni hanno dimostrato di essere pretestuosi e di parte senza avere piena conoscenza dell’evolversi dei fatti.
Non si tratta, sempre a mio modesto parere, di schierarsi da una parte e dall’altra anche se la mia posizione era, è e rimane favorevole al potenziamento della struttura aeroportuale, ma di contribuire a fare chiarezza su una questione tanto importante quanto delicata.
Chi avrebbe dovuto informare correttamente la cittadinanza non l’ha fatto e ha pensato bene di istituire una consultazione referendaria che non potrà avere quella valenza che di fatto avrebbe potuto avere se il coinvolgimento, come evidenziato dal sottoscritto nel verbale dell’istituzione del regolamento, fosse stato di tutta la popolazione dell’Isola d’Elba con tempi e modi sufficienti ad una ragionata scelta.
Non possiamo ignorare che l’infrastruttura aeroportuale serva all’intero territorio. Non è con il referendum circoscritto alla sola cittadinanza campese che possiamo condizionare lo sviluppo futuro dell’intero territorio elbano. E’ come se il comune di Portoferraio stabilisse che l’ospedale, il porto e le scuole superiori venissero utilizzate solo dai loro cittadini, confinando gli altri isolani nei propri territori.
Vogliamo questo?
Credo di no e per tale motivo che mi permetto di aggiungere un contributo conoscitivo per la cittadinanza in vista del fantomatico referendum del 23 aprile p.v.
Il contributo che mi sento di apportare riguarda quanto è accaduto, a livello istituzionale, in questi circa quattro anni e mezzo.
Nel gennaio 2019 venne istituita, dal comune di Campo nell’Elba, la consulta dell’aeroporto in cui partecipavano i rappresentati dell’amministrazione, delle categorie economiche e della società aeroportuale.
Al momento dell’istituzione della consulta, a firma dell’allora assessore alle infrastrutture Dott. Gianluigi Palombi, fu dichiarato che l’amministrazione era favorevole all’allungamento della pista oltre allo sviluppo di tutta l’area di competenza, (vedi documento allegato)
Quindi oggi di cosa stiamo parlando?
Nell’anno 2020 e precisamente in data 25 maggio 2020 con delibera di Consiglio Comunale n. 22 fu approvata all’unanimità la mozione presentata dall’allora opposizione consiliare a firma anche del sottoscritto, in cui al terzo punto veniva chiesto l’opportunità di ampliare la struttura aeroportuale. Non solo fu approvata all’unanimità ma fu data risposta scritta a firma del sindaco Montauti nella quale veniva espressamente dichiarato la favorevole volontà di ampliare l’aeroporto. (vedi documento allegato)
E ancora, ma di cosa stiamo parlando?
Forse in questo periodo qualcuno ha pensato che la gallina dalle uova d’oro continuasse a covare sperando che quanto a suo tempo ventilato, sulla possibile chiusura dello scalo aeroportuale, non potesse succedere.
Purtroppo la gallina sembra abbia finito le uova e il rischio è che la struttura aeroportuale possa, al 99% di possibilità, chiudere i battenti.
Ci vogliamo assumere questa responsabilità con danno di immagine per tutto il territorio dell’Isola d’Elba?
Io direi proprio di no e la nostra vocazione turistica ci impone scelte importanti per il futuro.
Si vuol far passare questo intervento come uno stravolgimento del territorio quando negli anni passati sono state effettuate scelte scellerate che hanno messo a rischio ed in sofferenza servizi di primaria importanza.
Il totale di 350 mt. di suolo da utilizzare non potrà mai pregiudicare uno stravolgimento del territorio.
La bozza di proposta del progetto, su cui tutti hanno da dire, è l’unica bozza sulla quale potrebbero essere messe a confronto altre proposte ed in particolare quella mai partorita dalle amministrazione locali che dal 2019 avrebbero dovuto, tramite la GAT, commissionare per uno studio di fattibilità sia tecnico che economico.
Oggi l’unica proposta è quella di Alatescana S.p.a..
Chiacchere appunto e si è arrivati al punto di affermare che non si vogliono imposizioni dall’alto.
Ma per la terza volta, di cosa stiamo parlando?
Non si tratta di schieramenti politici ma di guardare e programmare per il futuro.
Sarebbe logico che l’amministrazione fosse garante e proponente di scelte a tutela e salvaguardia degli interessi dei cittadini che potrebbero essere penalizzati, perorando la loro causa e facendosi garante verso le altre istituzioni senza chiudersi alle spalle la porta che potrebbe non riaprirsi mai più.
Di Ponzio Pilato ne conosciamo solo uno e per non decidere mandò a morte un innocente, salvo poi ricredersi.
Purtroppo i tempi sono stretti e il dado è tratto. Noi cittadini campesi domenica 23 aprile p.v. siamo chiamati nostro malgrado a dare il nostro contributo che a parer mio dovrebbe essere per un convinto “SI”.
Teniamoci la porta aperta e dopo mettiamoci ad un tavolo e discutiamo con le carte in tavola.
Il mio contributo ha voluto essere di supporto a tutte quelle persone che non hanno conoscenza dei fatti e sono state informate non esaustivamente. Leggete i documenti che allego e vi renderete conto che non ho detto nulla di diverso dalla realtà.
Un cordiale saluto a tutti e spero in un convinto voto favorevole al potenziamento dell’aeroporto con una croce sul “SI”.
Giancarlo Galli, consigliere di opposizione del comune di Campo nell’Elba