Riceviamo e pubblichiamo:
Infermieri sul piede di guerra dopo l’annuncio del progetto straordinario della Regione per far fronte alla carenza dei medici all’isola d’Elba. Secondo quanto fatto sapere dalla Regione, è previsto un incentivo economico di 2mila euro lordi a settimana, il rimborso di vitto e alloggio e altre agevolazioni.
“Siamo contenti che la Regione stia mettendo in campo iniziative così importanti per aiutare i medici - spiega Filomena Katia Albano, responsabile della segreteria livornese del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche -. Spiace solo constatare che la stessa Regione non abbia mosso un dito per risolvere le difficoltà che gli infermieri segnalano ormai da mesi. L’ospedale dell’Elba è affetto da una cronica mancanza di personale: quasi nessuno accetta un incarico a Portoferraio perché ci sono difficoltà nel trovare casa e soprattutto nel riuscire a mantenerla per tutto l’anno. Siamo arrivati al paradosso di infermieri che fanno la spola ogni giorno da Massa o da Pontedera e di un’azienda sanitaria che non concede il nulla osta al trasferimento a quanti lavorano all’Elba ma abitano in tutt’altre zone”.
Senza il ricorso alle cosiddette indennità aggiuntive (prestazioni lavorative supplementari che il personale sanitario può effettuare soltanto rinunciando al proprio giorno libero, visto che le norme contrattuali sull’orario di lavoro impongono undici ore di riposo tra un turno e l’altro), fanno sapere dalla segreteria territoriale di Livorno del NurSind, non sarebbe stato possibile neppure coprire le ferie estive del personale.
“Per risolvere il problema - conclude il coordinatore regionale del NurSind Giampaolo Giannoni - servono risposte strutturali, non soluzioni tampone come quelle proposte dalla Regione. Nel mese di maggio, insieme ai rappresentanti regionali di NurSind, abbiamo richiesto un incontro in Regione per affrontare questi problemi. Ma nessuno ci ha mai risposto”.