Il giorno 10 agosto abbiamo pubblicato IL DEGRADO DI PORTOFERRAIO CHE ALLONTANA I VISITATORI DA UN MERAVIGLIOSO SCRIGNO DI STORIA E ARTE a firma di Alessandra Baggio
L’Amministrazione Comunale risponde:
Non conosciamo la signora Alessandra Baggio autrice di affermazioni molto forti sullo stato di degrado di Portoferraio (se vuole, però, ci piacerebbe parlare con lei direttamente e di persona). Ci consentirà la signora Alessandra di dissentire dal suo messaggio, almeno nel senso di totale apocalisse che trasmette. Non neghiamo che occorra maggiore efficacia ed efficienza nella manutenzione e pulizia della città, aspetti sui quali ogni giorno sollecitiamo i nostri uffici e quelli delle società partecipate ESA, Cosimo de’Medici ed ASA a fare sempre meglio. Però l’apocalisse no…. Questo non è vero. Per i rifiuti vige il sistema del porta a porta che per funzionare bene si basa su due presupposti: regolarità ed efficienza del servizio di raccolta da una parte, rispetto delle regole e degli orari di conferimento di cittadini e operatori economici dall’altra parte. Se non succede questo diamo spazio agli animali , soprattutto ai gabbiani, di fare la loro parte e, in alcune ore, questo purtroppo succede. Certamente il commento non è condivisibile per la parte che riguarda l’abbandono o il disinteresse per il patrimonio storico e culturale. Alla signora Alessandra stanno forse sfuggendo alcuni interventi o iniziative che anche in questo momento sono in corso nella città storica: Salita della Stella completamente restaurata in coccio pesto (come era nata) e sottratta al traffico delle auto, il completo restauro del Teatro dei Vigilanti (esterno ed interno) il Museo civico archeologico della Linguella, il restauro della Torre del Martello (anche la parte a mare) che da 70 anni non vedeva interventi di questo tipo, la riapertura della Enoteca delle Fortezze e di altri spazi all’interno del sistema fortilizio mediceo, e poi ancora tanti altri interventi. Certo che restano molti altre valorizzazioni e recuperi da fare ad iniziare da quelli che lei cita (Arsenale delle Galeazze e Palazzo Coppedè) a cui aggiungiamo l’ex ospedale e il Padiglione dei Mulini. Su tutti questi luoghi l’Amministrazione ha progetti già definiti a diverso livello, in alcuni casi anche esecutivi, ma si tratta di investire decine di milioni di euro che il Comune, da solo, non avrà mai. Quindi bisogna attivare forme di sinergia e partenariato con altre Istituzioni o con soggetti privati per trovare investitori che condividano i progetti. E’ il caso dell’ex Mercato Coperto dove è stato definito un accordo e un progetto di recupero e riuso in termini museali con il Parco Nazionale: manca ancora una quota di finanziamento e poi potrebbe essere messo a gara il progetto. Per il Coppedè è in fase di pubblicazione un nuovo bando per la cessione a trattativa privata dato che si sono manifestati alcuni soggetti interessati all’acquisto. E non è neanche vero che non si prova ad intercettare i soldi che vengono messi a disposizione da varie fonti di finanziamento. Sul PNRR, attualmente in corso, Portoferraio riceverà complessivamente diversi milioni di euro che andranno, appunto, nel patrimonio storico e culturale, in una nuova scuola superiore (la Provincia con il nuovo liceo agli ex macelli), su una nuova Casa di Comunità a livello sanitario, sull’elettrificazione delle banchine portuali (Autorità Portuale), sul potenziamento ed interramento di alcune linee elettriche (Enel Distribuzione). E tutto questo grazie al lavoro svolto dall’Amministrazione.
Tuttavia non ci tiriamo indietro da una riflessione generale da fare sullo stato dell’arte nella nostra città e dell’intera Isola d’Elba. L’andamento non brillantissimo della stagione in corso ce lo chiede.