Tempo di bilanci, tempo di scelte. Tutti chiedono, tutti avanzano richieste,oppure, con qualche realismo, dicono: soldi non ce ne sono, si può fare ben poco. Un governo in carica, di qualsiasi colore sia, deve- secondo me-ragionare diversamente, deve cioè affrontare il problema delle priorità che si è posto , partendo dal concetto che qualche spesa, che in sé e per sé va bene, deve essere “sacrificata”( in tutto in parte) perchè c'è una spesa più importante, una spesa che fa più l'interesse pubblico, una “priorità”. Si pensi, ad esempio , al cd cuneo fiscale, più si diminuiscono le tasse, particolarmente a vantaggio di chi guadagna meno, più è giusto e più, vengono in pratica messi in circolo denari che si riversano, con effetti positivi, sull' economia produttiva del paese. Generi alimentari, generi di vestiario e le tante necessità della vita quotidiana. Dove si trovano i soldi, dove si trova qualche miliardo? Qua e là, è ovvio, eliminando qualche spesa, riducendone qualche altra. E' l'unica risposta possibile.
Ma, fra le tante cose, fra le tante priorità indicate, ce n'è una, che era stata sbandierata e che mi colpisce particolarmente, perchè non sembra proprio rientrare, almeno per ora, nel programma del Governo. D'altra parte, giornali e tv ne parlano appena, distrattamente, e quindi il gioco è fatto!
Di cosa parlo? Ebbene, sappiamo tutti che ogni anno, specie quando l'inverno si fa duro, una trentina di senza tetto, nel complesso, giorno dopo giorno, muoiono di freddo perchè, la notte, si soffre evidentemente tanto e passarla all' aperto non appare certo la cosa migliore. Morire di freddo è certo cosa crudele, anzi crudelissima. Se trenta persone ci lasciano la vita, vuol dire che qualche migliaio sopravvivono invece, si, ma con grande sofferenza.
I dati Istat più aggiornati dicono che, in Italia,i senza tetto sono circa 96.000, di cui il 38 per cento, stranieri. Sembra che un 10 % viva all' aperto per scelta, per una loro concezione particolare della libertà. Togliamo un'altra parte di gente, chi ha fatto scelte sbagliate, chi è giovane e potrebbe trovarsi un lavoro.
Ebbene, io chiedo: perchè non dare un tetto ad almeno 30/ 40 mila persone? Tetto non è dare un hotel a 5 stelle, può bastare una grande tendone( come si vedono quelli utilizzati quando c'è da assistere persone sfollate d'urgenza per disastri naturali etc) e possono essere utilizzati tanti alloggi pubblici anche malmessi, che però hanno un tetto. Si potrebbe anche per queste persone utilizzare la definizione “migranti” e farli rientrare nei fondi stanziati allo scopo( tra l'altro ,non richiedono nemmeno i costi di intervento della Guardia Costiera, etc).
Ma ho l'opinione che le 30 persone senza tetto che muoiono ogni anno di freddo, ci saranno anche quest'anno. Ci sarà in compenso chi si straccerà le vesti? Senz'altro.
Guido Retali