Le nuove norme della ZTL del Centro Storico a Portoferraio continuano a far discutere. Pubblichiamo di seguito la lettera inviata al Sindaco Zini dal Sig. Paoloni, proprietario di seconda casa ma non residente a Portoferraio.
Le nostre estati sono spesso legate a ricordi indelebili, piacevoli o meno che siano, quella del 2023, per me, sarà legata alla ZTL di Portoferraio. Si è aperta con una lettera che le ho inviato il 24 maggio, si chiude con la presente.
Ho letto ieri mattina su ElbaReport il comunicato del Comune che informa, con linguaggio burocratese, che “il termine di applicazione del sistema sanzionatorio della nuova ZTL Centro Storico sarà posticipato al prossimo 1 ottobre”.
Forse non tutti sanno che la delibera di approvazione del nuovo regolamento, è esecutiva dal 19 agosto e non tutti sono consapevoli che il nuovo regolamento è già in vigore.
Comunque sia, a seguito delle molte proteste, il Comune ha concesso la proroga, che peraltro aveva già anticipato, e ha dichiarato la propria disponibilità “a valutare anche diversi aggiustamenti da fare al regolamento” pur confermando “la ratio della scelta”.
Proprio su questo mi voglio soffermare, “la ratio della scelta”. Me lo sono chiesto più volte. A parte la risposta più ovvia della tutela dei residenti, la risposta l’ho trovata nella delibera di approvazione: “... in considerazione dei mutamenti delle esigenze dei residenti e del tessuto economico e sociale della Città“.
Il che dice tutto e niente, perché vorremmo saperne di più su queste mutate esigenze e chi sono e cosa chiedono i portatori di interessi economici e sociali.
Il Comune è in possesso di queste informazioni? Questa conoscenza è il risultato di un’analisi approfondita delle richieste emerse dallo “spazio digitale dove tutti potevano esprimere osservazioni e suggerimenti“?
Sarebbe interessante saperlo e che i dati venissero resi pubblici.
Nutro molti dubbi in proposito, visto che il risultato è un regolamento, privo di relazione di accompagnamento e di dati analitici, che è la riproposizione, con maggiori restrizioni, di quello del 2009.
E’ chiaro che per chi, come me, proprietario di seconda casa, non residente o non domiciliato per più di sei mesi (a proposito, non sapevo che Portoferraio fosse diventato un paradiso fiscale) non c’è alcuna attenzione, tant’è che il modulo di richiesta del tagliando non contempla il mio caso. Non sarò quindi di certo io a indurre cambiamenti in decisioni già prese, ma mi sarei aspettato maggiore attenzione e proposte alternative.
D’altronde cosa ci si può aspettare da un regolamento, quando invece Portoferraio ha forse bisogno di un piano generale della sosta.
Si è preferito percorrere il solco già tracciato e scegliere una soluzione già collaudata, ma che non va troppo per il sottile e che fa di tutta l’erba un fascio; continuando così ad utilizzare la ZTL come disciplina dei parcheggi e le telecamere di accesso come strumento di controllo indiretto della sosta, vista l’impossibilità di garantire il controllo diretto, da parte dei vigili, in tutto il Centro Storico.
Ecco quindi che, contraddicendo i principi che hanno portato all’istituzione della ZTL, ridurre il transito delle auto e quindi l’inquinamento, la parte del Centro Storico più frequentata dalle auto e dove sono presenti attività commerciali, uffici e servizi, diventa ZTL solo d’estate e dalle 19 alle 7, mentre il resto del Centro Storico, dove è
presente quasi esclusivamente la residenza, è ZTL per tutto l’anno.
Che la ZTL sia utilizzata solo al fine di regolamentare le aree di sosta, lo dimostra l’anello di via Cenno, Ninci e Marconi, con varco privo di telecamera, in cui sono autorizzati a transitare tutti i veicoli, indistintamente, anche quelli di chi vuole farsi semplicemente un giro per Portoferraio.
Allora perché è incluso nella ZTL? Basterebbe infatti la segnaletica stradale che limita la sosta ai soli autorizzati. Il motivo è molto semplice, perché nella ZTL il Comune non ha l’obbligo di riservare parcheggi liberi e via Marconi, nel tratto finale, è tutta un parcheggio libero.
E qui veniamo alle dolenti note dei parcheggi liberi.
Parcheggi liberi, pochi, ma ce ne sono. Nella piazzetta sopra la discesa per le Viste ne ho contati 12, le righe bianche non sono facili da distinguere ma ci sono. Mi sembra ce ne sia qualcuno alla Porta a Terra, e poi ci sono le strade, come via del Falcone, prive di segnaletica orizzontale e verticale, cosa succederà? Spariranno anche questi pochi posti, cancellati dai divieti di sosta e dai parcheggi per soli residenti?
La segnaletica ci offre un altro spunto, quello della compatibilità con il nuovo regolamento. Fermo restando che gli stalli non sono facilmente individuabili (sono gli
stessi della Giunta Fratini, quando venivano affittati ai residenti), mi chiedo se non sia il caso di aggiornare il cartello di “divieto di sosta eccetto i residenti muniti di
contrassegno”, integrandolo con l’indicazione dell’obbligo di esporre il disco orario per gli autorizzati alla sosta temporanea.
Comunque signor Sindaco avete pensato a tutto e sicuramente il dirigente dell’area 3 e il Comandante dei Vigili Urbani, a cui avete delegato le ”funzioni relative agli interventi tecnici di modifica della viabilità”, metteranno a posto tutto e forse ci spiegheranno come pensano di attuare il punto 2 dell’art, 5 del regolamento, che dice: ”L’accesso alla ZTL per Via Roma, Via Elbano Gasperi, Via Camerini, Via Buontalenti, Via Pietro Gori e Via della Fonderia, è consentito solo agli autorizzati tramite piazza della Repubblica, lato Palazzo delle Poste……” (Varco elettronico n° 3…….)”.
Mi sto ancora chiedendo se l’articolo indica un obbligo, un invito o un consiglio; e se uno vuole andare in via della Fonderia passando per via del Carmine e via Ferrandini cosa succede?
Si dice che quando si costruisce una casa si parte dalle fondamenta, qui mi sembra che si faccia il contrario, prima si approva il regolamento, con tanto di sanzioni, e poi si vedrà, sperando che la casa stia in piedi, al limite ci metteremo un puntello strada facendo.
Comunque lei, o chi per lei, dice che “rimane importante aver avviato proprio in questa fase i procedimenti perché in questo periodo il centro storico vive tutte le sue funzioni e tutte le sue esigenze”.
Io penso che sarebbe stato meglio affrontare il problema in maniera più razionale e senza creare confusione ed incertezza, come di fatto è avvenuto.
Caro signor Sindaco, mi scusi lo sfogo, non servirà a nulla ma ne avevo bisogno.
Lunedì torno a casa e mi auguro che nel frattempo si arrivi ad una soluzione ragionevole. Quando ritornerò a Portoferraio, in genere per la festività dei morti, spero di poter parcheggiare l’auto senza il rischio di una multa e in un posto comodo vicino a casa, senza dover percorrere a piedi più di un chilometro per recuperarla.
Distinti saluti
Paolo Paoloni