Dopo la COP28 di Dubai si è ritornati al tran-tran delle notizie giornaliere su mirabolanti esperimenti sulla fusione nucleare e su case ad idrogeno a zero emissioni.
Parafrasando la “serva padrona” , opera giocosa di Giovan Battista Pergolesi, mi viene da pensare alla “serva ragiona”, ossia ad una informazione che faccia sempre “i conti della serva” , operazione terra-terra rispetto a fantastiche notizie e/o prospettive che fanno balenare soluzioni definitive al problema energetico.
Seguendo il principio di Lavoisier (enunciato da lui nel 1789 prima che gli tagliassero la testa) che nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma, penso a come si possa sostituire il “fornitore fossile” di enormi quantità di energia che muove il nostro mondo (industrie, trasporti…).
Proclamano: idrogeno! elettrico!
Ma queste grandezze sono “vettori”, cioè trasportatori di energia, non la creano! Come si ottiene l’idrogeno? Come si immagazzina e come si mantiene? E l’elettricità? Come si produce? Come si immagazzina?
Quante distese di pannelli fotovoltaici e quante torri eoliche ci vogliono e quanta energia ci vuole per costruirle e per smaltirle una volta fuori uso?
Il sole ed il vento non ci sono sempre e,quindi, ci vogliono accumuli!
Forse la serva con i suoi conti ci può venire in aiuto!
Il nucleare può essere utile in questa fase storica, come accennato durante la COP28?
Il seguito alla prossima puntata…..
Giampaolo Zecchini