Almeno nell’ultimo decennio a Portoferraio ha prevalso “la politica elbana del vicolo": l’ex sindaco Ferrari che ha abbonato i debiti della Unione dei Comuni (quando era Presidente), la diatriba dei crediti della coop “Cosimo” verso comune e società sportive, l’incapacità gestionale intercomunale a traino di quella capoliverese della GAT/proventi della tassa di sbarco, l’ambiguità con ASA per il Dissalatore di Mola, il Canile Elbano che è ancora una chimera, l’assenza di posizione nella continuità territoriale marittima e il finanziamento improprio di quella aerea turistica dell’Aeroporto di La Pila, il parcheggio portuale a Piombino dell’inutile e costoso rigassificatore Golan Tundra ed infine il buco di bilancio comunale che da Ferrari a Zini pare sia arrivato ad 8 mil.
Come M5S ci siamo in(scon)trati, in una delegazione insieme a Rifondazione, Verdi e Sinistra Italiana con la nomenclatura ufficiale locale e provinciale del PD, con la (ri)proposizione di una (ri)candidatura, del sindaco Zini, senza l’ombra di una presa d’atto di un fallimento gestionale, della distanza e dello scontento della cittadinanza con la Biscotteria del recente mandato. Le parentesi sono il passato.
Da questo scenario, come già annunciato, è nato Bene Comune un movimento civico per promuovere una politica trasparente e più partecipata dalle Associazioni e dai cittadini. Il Bene Comune non coincide con l’interesse dei pochi; Bene Comune è per il futuro di tutti.
Sabato il M5S sotto l’egida del coordinatore provinciale dei gruppi territoriali Mario Settino si riunirà in una assemblea di attivisti e simpatizzanti per formalizzare l’adesione alla lista civica elettorale e contribuire alla stesura del programma.
PS: Pare sia in circolazione fra adepti un sondaggio elettorale top secret che non configura il M5S fra le intenzioni di voto. Diffidate potrebbe essere un fishing!
Claudio Coscarella attivista del M5S