Ci si aspetta un’alta percentuale di astensionismo alle elezioni europee.
Giustamente, diciamo noi: perché votare per un parlamento che non ha iniziativa legislativa?
Perché legittimare un governo (la Commissione Europea) eletto da nessuno che si è sempre schierato dalla parte della finanza internazionale sacrificando crudelmente la vita di interi popoli?
Perché votare per un’Europa sovrapponibile alla NATO che risponde a Washington?
Perché votare una classe dirigente che ha deciso a grande maggioranza di continuare all’infinito una guerra che poteva essere evitata con la diplomazia?
Perché votare chi ha decretato il suicidio economico dell’Europa in favore del revanscismo dei paesi ex Unione Sovietica?
A chi sostiene che votare è un dovere, rispondiamo che si, votare è un “dovere civico” e non votare è il gesto estremo di chi non si sente rappresentato oppure l’ignavia del qualunquista, ma in alcune circostanze, quando le elezioni somigliano a un plebiscito, non votare può essere un “diritto civile” per delegittimare una classe politica non più in grado di fare gli interessi di un popolo o di un insieme di stati, com’è il caso della morente UE.
Nel 1934, in pieno regime fascista, all’elezione della Camera dei deputati, su dieci milioni(!) di votanti solo 15.000 ebbero il coraggio di votare NO, rifiutando in toto l'unica lista disponibile di deputati.
Oggi però l’astensione non è un gesto eroico, è un gesto disperato e la disperazione non è buona consigliera; ciò che le élite dominanti vogliono non è un consenso di massa perché saranno sufficienti pochi elettori per tenere in piedi l’albero secco europeo, fino all’autodistruzione bellica cui ci stanno preparando.
In Italia e nel resto d’Europa ci sono uomini e donne che hanno deciso di chiedere consensi e di essere eletti per far cessare l’incubo anarco-liberista e guerrafondaio in cui è caduta l’UE.
Se saranno eletti tradiranno come hanno regolarmente fatto fin’ora chi già conosciamo? A questo non ci può essere risposta certa, perché l’animo umano è imperscrutabile, le offerte corruttive, i ricatti e le minacce sono all’ordine del giorno in contesti ben più modesti del Parlamento Europeo.
Per i motivi brevemente esposti, noi non diciamo di andare a votare né di non andarci, ma se decidete di votare almeno sfiduciate chi ipocritamente ha inviato armi dicendo che servivano per fare la pace, ovvero: almeno non facciamoci prendere in giro.
Libera Scelta Elba