La Russia NON è un mio nemico
Non sappiamo chi ha fatto affiggere il manifesto che proclamava “La Russia NON è il mio nemico”, noi avremmo formulato lo slogan in modo diverso, ma siamo d’accordo col concetto che esprime. Del resto chi si è fatto promotore dell’iniziativa è nella perfetta legalità, poiché al momento l’Italia, seppure ipocritamente, non ha dichiarato guerra alla Russia.
Sentiamo invece una forte preoccupazione per i toni esagitati del signor Pietro Gentili che in un articolo del 23 luglio su Elbareport, si scaglia scompostamente contro chi ha espresso la propria legittima opinione, apostrofando l’iniziativa con termini quali “schifo”, “voltastomaco”, “cartellone della vergogna”...
Se solo si ragiona e non si gioca con l’ideologia e le parole, il signor Gentili la vergogna dovrebbe indirizzarla verso una classe dirigente europea totalmente corrotta, che potendo prima evitare e poi fermare la guerra, non l’ha fatto, e non lo farà fino a quando non riceverà ordini diversi da una potenza straniera, invece se la prende con chi si oppone a una carneficina sulla quale evidentemente il nostro non ha approfondito né le ragioni storiche, né tanto meno quelle di politica internazionale.
A nostro avviso la cosa più grave però, non è neanche la tracotanza ideologica e la retorica da volantino liceale dell’articolo, ma l’idea razzista che sta alla base del ragionamento. Infatti, conforme al complesso di superiorità colonialista che caratterizza l’occidente degli ultimi quattro secoli, l’autore, parafrasando l’anarco-liberista Josep Borrell, divide il mondo in due: quello dove vige la “libertà” e quello dove i popoli sono oppressi dalla “dittatura”, naturalmente noi viviamo nel “giardino ordinato” e gli altri, i tre quarti dell’umanità, vive nella “giungla”, dalla quale bisogna difendersi: “che dovrebbero essere il nemico politico e ideologico di chiunque creda nella superiorità della democrazia sulla dittatura e nel trionfo del progresso sull'oscurantismo”. (sic!)
Sarebbe interessante sapere cosa intende l’autore per democrazia, libertà, dittatura, progresso, oscurantismo, ecc. in nome dei quali sono stati versati oceani di sangue, ma qui possiamo farne a meno, rileviamo che quella del Gentili è una visione del mondo ottocentesca, fumettistica e manichea, anche se negli ultimi decenni qualcuno ha tentato d’esportare così tanta democrazia nei cosiddetti paesi barbarici e dittatoriali, che poca gliene è rimasta a casa propria.
Notiamo inoltre l’incredibile dissonanza cognitiva tra l’affermare che, citiamo: “non intendo in alcun modo auspicare un coinvolgimento militare diretto, sarebbe deleterio per tutta l'umanità.” cosa sulla quale siamo perfettamente d’accordo, ma allora logico sarebbe di smetterla di vedere dappertutto nemici da convertire alla “democrazia”, piuttosto lavorare per una pace che rispetti la sovranità di ogni popolo ed evitando di inviare armi ai belligeranti, bensì farsi promotori di trattative diplomatiche per la cessazione immediata delle ostilità. Non è difficile da capire, ma bisogna smettere di semplificare le cose complesse e visualizzare i bambini morti per il dolore di amputazioni senza anestesia, i morti di sete nel campo di sterminio di Gaza, le madri russe e ucraine che vedranno tornare i loro figli e mariti dentro sacchi di plastica nera, o a chi da un giorno all’altro perde tutto in un istante, compresi amici e familiari, a chi deve assistere impotente a violenze e crudeltà di ogni tipo su se stesso e sui propri cari... questa è la guerra e fino a quando vedremo il mondo con la dualità amici/nemici, pochi progressi avremo fatto da quando gli eserciti assiri assediavano le città mesopotamiche scuoiando e impalando i malcapitati.
Infine una nota di metodo: non è necessario schierarsi da una parte o dall’altra per operare in favore della pace, al contrario, ogni schieramento sarà usato dalle parti in conflitto come una clava, è invece necessario ritrovare le virtù alle quali il sistema finanz-capitalista degli ultimi quarant’anni cerca in tutti i modi di allontanarci: la compassione e l’equanimità.
Libera Scelta Elba
In risposta a Pietro Gentili su "Il cartello della vergogna"
Dopo aver letto l'articolo del Gentili sul cosiddetto cartello della vergogna ferajese è sorto in me il desiderio di condividere con i lettori qualche mia umile considerazione in merito. Personalmente sono d'accordo con il concetto espresso nel cartello per una ragione molto semplice e logica.
La Russia non è nostra nemica, non lo è il popolo come non lo è il governo specificamente nella persona di Vladimir Putin, almeno fino a quando l'Italia non diventerà nemica di quel Paese, magari scendendo - molto puerilmente nel caso - direttamente nel conflitto fra le fila di quella associazione a delinquere che è la Nato (almeno dalla dissoluzione dell'ex Unione Sovietica in poi).
Quando si ragiona di questioni internazionali dovremmo sempre spogliarci di quello che il prof. Orsini definisce come "il complesso di superiorità dell'occidente", complesso che affligge i governi e l'uomo medio in Europa e negli Usa, attraverso il quale compulsivamente osserviamo e giudichiamo tutto ciò che non è occidente (con l'aggiunta di Israele), cioè, in percentuale, la grande maggioranza dei paesi e delle culture del mondo. Questo complesso, quando agito, è il fattore che più di ogni altro ha provocato tragedie, sofferenze e lutti a non finire a livello globale, da almeno cinque secoli a questa parte. Viene detto nell'articolo che Putin opprime il proprio popolo. Non sembrerebbe sia proprio così. Vi sono molti imprenditori italiani che lavorano in Russia nel campo della ristorazione, del turismo, del manifatturiero, ecc. La versione che molti di loro danno della vita in Russia spesso stride con la versione fornitaci dalla propaganda occidentale in merito. Dove sta la verità? Non lo so, forse nel mezzo, forse no. So solo che per avere un idea delle cose del mondo bisogna sentire tutte le campane, non una sola. D'altronde se un cittadino russo medio avesse visto in Tv come sono stati trattati manifestanti pacifici durante il G8 di Genova nel 2001 (con la vergogna assoluta a livello mondiale degli orrori della Diaz e della caserma di Bolzaneto), le uccisioni dei vari Cucchi, Aldrovandi, Uva, ecc. o come in questo momento in Italia e un po' in tutto l'occidente vengono trattati pacifici manifestanti pro-Palestina, che idea si farebbe circa le supposte libertà di espressione tanto sbandierate dall'occidente? Non sto dicendo che Putin sia uno stinco di santo, d'altronde penso che dopo la miseria a cui era andata incontro la Russia con l'era Eltsin (con tutto quello che questa ha comportato) la cura Putin abbia decisamente guarito e stabilizzato il grande malato ridando futuro e speranza dal punto di vista economico a quel popolo altrimenti oggi letteralmente a pezzi e alla mercè del capitale occidentale.
Ha dovuto usare il pugno duro e accordarsi con gli oligarchi nella gestione del potere e dell'ordine costituito? Certo, chi dice di no? Il fenomeno degli oligarchi è stato creato sotto la presidenza di Boris Eltsin (così funzionale agli interessi occidentali quanto dedito all'alcool e a clamorose stoppe) tramite la svendita di infrastrutture ed asset economici vitali per quel paese. Putin, succeduto a Eltsin, per governare e dare una stabilità all'esercizio del potere costituito e all'economia, nonchè combattere le tensioni interne favorevoli all'entrata del capitale occidentale in quel paese, e in taluni casi allo membramento dello stesso a favore degli interessi occidentali, sicuramente si sarà trovato a dover stringere accordi con personaggi anche poco raccomandabili. Ma, scusate, in Italia cosa è stato è fatto? L'accordo Stato - Mafia? Le stragi di Stato? Ustica, ecc..? Chi ha manipolato la democrazia in Italia ? La Russia? E' stata la Russia il mandante del rapimento e dell'uccisione di Aldo Moro? Gladio era un organizzazione russa? I piani per il rovesciamento dell'ordine costituito in Italia e in occidente in generale, anche tramite finanziamento e organizzazione di colpi di Stato militari (sul modello dell'America Latina), in caso di vittoria delle sinistre, sono stati elaborati dai russi? Mattei, chi è stato il mandante della sua eliminazione (vedasi ultima puntata di Report Rai 3)? Chi manipola la storia? La grande democrazia americana, con tutti i suoi pregi e gli altrettanto tragici difetti (in termini di produzione di povertà e violenza estreme), pensate davvero sia tale o piuttosto il presidente ed il governo in quel paese non sono altro che burattini nelle mani del Deep State, all'interno del quale si muovono più o meno occultamente le lobbies delle armi, alti esponenti delle forze armate, i grandi fondi d'investimento, la massoneria, il sionismo ebreo e cristiano evangelico, ecc.?
A proposito di Democrazia, bellissimo concetto se fosse stato e se fosse applicato realmente qua in occidente, ecco cosa ne pensava Aldous Huxley*, ne Il mondo nuovo (1932):
"La dittatura perfetta avrà sembianza di democrazia. Una prigione senza muri nella quale i prigionieri non sogneranno di fuggire. Un sistema di schiavitù dove, grazie al consumo e al divertimento, gli schiavi ameranno la loro schiavitù."
Eppure qua in Italia, e in occidente in generale, siamo tutti convinti di essere in una democrazia compiuta e a nessuno verrebbe in mente di equiparare i nostri goveranti a Putin.. mi pare. Siamo tutti preda più o meno (più che meno) di quel fenomeno psichico chiamato Proiezione patologica del Sè, per cui più neghiamo a livello inconscio le nostre caratteristiche psichiche più sgradevoli, più riprovevoli a livello sociale, più queste vengono da noi proiettate sugli altri. E di conseguenza giudichiamo e agiamo nei confronti di questi.
Per fare un esempio, il governo Putin dal 2014 in poi ogni anno ha presentato e continua a presentare all'Onu una proposta per l'adozione di misure tese a contrastare e a mettere al bando il nazismo, in ogni sua forma, nel mondo... Credo che la Russia abbia tutte le carte in regola per presentare una tale proposta visto l'enorme contributo di sangue (26 milioni di morti fra civili e soldati) pagato durante la seconda guerra mondiale proprio sul versante del contrasto al terzo reich nell'Europa dell'Est. Ebbene, dal 2014, puntualmente e compulsivamente, Usa, Ucraina, Italia e molti altri paesi occidentali boicottano tale proposta, non votandola o votando contro... Solo perchè viene dalla Russia... In alternativa questi paesi hanno elaborato e presentato una loro proposta contro il nazismo? No.. Già solo per questo si potrebbe chiudere il discorso.
Ma dopo aver parlato di Putin parliamo un po' del nostro caro occidente che si autodipinge sempre così candido e vergine nei confronti degli autocrati... Senza entrare nei dettagli, proviamo a parlare dei pregi delle nostre belle democrazie ai popoli nativi del continente americano, dell'Australia e dell'Oceania, dell'Africa, ad un qualsiasi cittadino iracheno, siriano, afghano, libico, palestinese, curdo, serbo, dell'america latina, ecc... Un principio molto importante recita che una vera democrazia si valuta da come in un sistema che si autodefinisca democratico consideri e tratti le minoranze e i popoli confinanti (e, per estensione, il resto del mondo). Sulla base di questo principio possiamo tranquillamente affermare che l'occidente tutto sia decisamente da bocciare e da rimandare alla prossima sessione.
Circa poi la supposta invasione del Donbass nel 2014, tale ritenuta già all'indomani degli accadimenti dal "premio Nobel per la Pace" (sic!) Barak Obama, ma che tale in realtà non è stata, facciamo un passo indietro e parliamo del colpo di Stato del 2014 in Ucraina che ha destituito il presidente democraticamente eletto Yanukovic, colpevole di essere filo-russo, sull'onda della onnipresente ed omnipervadente propaganda filo-occidentale, finanziata e orchestrata da Usa e Gb.. Troppo ghiotta l'occasione per lasciarsi sfuggire l'Ucraina e usarla come grimaldello per entrare in Russia, smembrarla e arraffare le sconfinate ricchezze di cui dispone quel paese... Le leggi Nazi-banderiste, all'indomani dell'insediamento del presidente filo nazista così imposto dall'occidente, che bandivano la lingua e la cultura russe dall'Ucraina, dirette a quell'80% di russofoni del Donbass? Ne vogliamo parlare? Il governo ucraino che inizia a bombardare i civili delle autoproclamate repubbliche del Donbass (Lugansk e Donetsk), uccidendo senza pietà anziani, donne e bambini che semplicemente avevano deciso di separarsi dall'Ucraina per fuggire alla furia banderista-russofobica di quel paese? Gli accordi di Minsk 1 e 2 (stipulati nel 2015 fra repubbliche separatiste e governo ucraino con garanti Russia, Germania, Francia) sancivano il principio per cui il governo ucraino avrebbe dovuto riconoscere al Donbass una forte autonomia sul modello dell'Alto Adige.
Cosa vuol dire ciò? Semplicemente che la domanda di autonomia e indipendenza giungeva direttamente dalla gente del Donbass, in quanto non più sostenibile la condizione di perseguitati dal governo Nazibanderista di Poroshenko. E perché là non è stato possibile procedere ad una separazione tranquilla come è stato per l'ex Cecoslovacchia dove sulla base del principio di autodeterminazione dei popoli sancito dalla carta dell'Onu si è proceduto alla creazione di due stati indipendenti (Rep. Ceca e Slovacchia)? La Nato è andata a bombardare per lo stesso motivo la Serbia che non voleva che l'ex Jugoslavia si smembrasse... La Nato, compresa l'Italia, è andata a bombardare la Serbia per far sì che Bosnia, Croazia, Slovenia e Kosovo potessero separarsi da Belgrado... In Ucraina invece il Donbass NO, non può separarsi.. Perché?
Ecco i link con i contributi video de Il Fatto Quotidiano (2015) e del Tg2 (2016) sul conflitto fra separatisti filo-russi del Donbass e governo ucraino:
https://www.youtube.com/watch?v=tsJqEP4GIoo (Il Fatto Quotidiano, 2015, a cura di Vauro Senesi)
https://www.youtube.com/watch?v=ljrEKyFA-ZU (Tg2, 2016)
Ci sarebbe molto altro da dire su che cosa dovremmo veramente indignarci e vergognarci noi come cittadini italiani, europei e occidentali, a cominciare dai rapporti che nonostante tutto ancora i nostri governi intrattengono con il regime nazista e genocida di Israele. Al riguardo, in questo caso, davvero se volessero, Usa e occidente potrebbero risolvere tale pratica in meno di un giorno assicurando ad una nuova Norimberga Netanyahu e quella cricca di nazisti messianico-millenaristi che compongono il suo governo, ridando una speranza e un futuro al martoriato popolo palestinese. Ma così non è, il che la dice lunga sul doppio pesismo e l'immensa ipocrisia che affligge la mente dei governanti e di chi ha il potere di plasmare l'immaginario e la mente del cittadino medio occidentale anche, eh già, attraverso Netflix, prima ancora che con gli F35.
Andrea Isolani