Mi arrendo!
Dopo 63 estati passate consecutivamente a Portoferraio, da giugno a settembre oltre a vari lunghi periodi durante l’anno, ho fatto il pieno e mi arrendo.
Non si può continuare a venire in vacanza in una città che mal tollera la tua presenza.
Innanzi tutto gli amministratori, con la loro miopia politica e buona parte dei cittadini residenti che fanno della prepotenza il loro credo.
Non facciamone un mistero, i turisti che gravitano su Portoferraio sono visti mal volentieri, danno noia, anche se polli da spennare.
Non è altrimenti pensabile, ad esempio, alle decisioni politiche intraprese dalle varie amministrazioni sia di destra che di sinistra. Le amministrazioni cambiano colore ma senza nessun effetto. Qualcuno dice, facendo peccato ma forse indovinandoci, che all’Elba non sono gli amministratori eletti che governano, ma un ridotto numero di imprenditori, professionisti e vip.
Tariffe maggiorate per tutto (...).
La città è tenuta come peggio non si potrebbe. Basta fare un giro per le strade del centro storico, rectius, centro vecchio ,per vedere bidoni della spazzatura lasciati tutto il giorno sulla strada, salvo costruire fuori di casa, ma sempre sulla pubblica via, una sorta di rastrelliera per vasi da fiori su cui vengono depositati i contenitori della spazzatura. Stendini bene in vista e d’intralcio sulla strada, messi al sole con la biancheria da asciugare.
I panni stesi sono un “ornamento” che non manca nemmeno ad alcune finestre e terrazzini della Calata. Dico della Calata, una delle passeggiate più belle del mondo (...).
Per tornare a parlare di rifiuti basta andare a vedere quella che pomposamente viene chiamata Isola Ecologica, contenitori strapieni con i sacchi della spazzatura per terra con buona pace della differenziata.
Lo sconcio - a mio avviso - ha una semplice motivazione: è sbagliato sia il calendario di ritiro che le frequenze di raccolta.
E’ pensabile che in un Centro Vecchio come quello di Portoferraio, fatto di micro unità abitative, con spazi ridotti al minimo, alcuni rifiuti differenziati vengono raccolti una sola volta alla settimana a fronte di tariffe non certo basse?
Ed allora ecco che la città ha raggiunto livelli di sudicio e disordine mai rilevati.
Altro fronte, oserei dire drammatico, quello del traffico. Menti eccelse hanno pensato che tutti i mali venissero dai proprietari di seconde case non residenti.
La nuova ZTL dimostra il contrario. A prescindere dai diritti calpestati, c’è qualcuno che sappia spiegarmi la ratio della norma per la quale un non residente che per lavoro è dimorante in città per sei mesi l’anno ha diritto ad un permesso, per il transito ed il parcheggio in zona ZTL, senza limitazione alcuna, mentre un altro non residente che è domiciliato a Portoferraio per più di sei mesi l’anno per vacanza, studio, salute, sport, ecc. non ne ha diritto.
Tentativi di avere lumi e chiarimenti dalla Polizia Municipale, su cui è meglio stendere un velo pietoso, non hanno sortito alcun esito. Infatti una mia nota in merito, assunta a protocollo il 3 luglio 2024 con il numero 19453/2024, non ha avuto alcuna risposta nonostante sia stata sollecitata verbalmente più volte.
E’ mai possibile che l’unico provvedimento preso in materia di traffico sia l’inversione di marcia in via Della Fonderia, che ha trasformato la strada in una nuova autostrada del sole, mettendo a r ischio la splendida pavimentazione in pietra rosa e creare seri problemi strutturali alla più bella, storica, caratteristica e delicata strada di Portoferraio.
La rabbia è che il provvedimento è servito solo ad agevolare l’uscita dal centro storico degli abitanti di via Lambardi e dell’inizio di via del Carmine. (e per favore non mi si dica che ci sono i cartelli di divieto a tali manovre).
L’esclusione dal lasciapassare rosso per i proprietari non residenti di seconde case costringe persone anziane, che non hanno parenti in città, alla stancante ricerca di un parcheggio, non per andare al mare ma per raggiungere l’Ospedale, fare la spesa fuori dal centro storico, perché in loco non si sono negozi di alimentari, salutare i propri morti al cimitero, ecc., (...)
Se poi sfinito, lasci la macchina in divieto di sosta che magari non da’ fastidio, ma lede il diritto di lesa maestà del residente, ecco lche qualcuno chiama i vigili che nell’occasione corrono solerti.
Sono cose, certamente non le sole, che messe insieme fanno venir meno la qualità della vita, che nel caotico mondo di oggi non può essere ignorata.
Quello che mi fa male è che per motivi di lavoro, che mi hanno portato in giro per l’Italia e non avendo più nessuno dove sono nato, avevo scelto Portoferraio come mio luogo d’origine, dove in tempi lontani avevo trovato tanta ospitalità ed amicizia che il frenetico vivere di oggi hanno spazzato via.
L’Elba è sicuramente bella, anche se massacrata, come ad esempio la costruzione del “capannone industriale” all’ingresso della spiaggia di Capo Bianco. Dicevo, l’Elba è bella ma ringraziando il cielo non è la sola località che abbia un bel mare.
Ed ecco perché, con la morte nel cuore, mi arrendo, vendo casa per andare a cercare lidi più ospitali.
Stefano Stefanini