Ad aprile 2024, abbiamo chiesto, come giovani cittadini, di poter utilizzare una sala comunale per riunirci, discutere e, se possibile, organizzare attività per la comunità.
La nostra richiesta, inoltrata da Melania Taddei è stata rifiutata.
Ora, a marzo 2025, quello stesso spazio (sala parco minerario) viene concesso a un comitato per il crollo della strada. Perché?
La verità è che la nostra proposta, pur ben intenzionata, è stata vista come una minaccia ad un sistema che non vuole permettere ad altri di "prendere il controllo" di iniziative e risorse.
Davvero pensiamo che la creazione di un comitato - riguardante la strada ndr - sia la soluzione? Rappresenta una sconfitta: tutto ciò che i cittadini stanno organizzando avrebbe dovuto essere compito dell’amministrazione, eletta per occuparsi dei problemi della comunità. Non dovremmo rifletterci? Non vogliamo sminuire l’emergenza, ma evidenziare un’ingiustizia: perché un gruppo di cittadini ottiene subito ascolto, mentre ai giovani viene sbarrata la strada?
È tempo di mettere in luce queste incoerenze e chiedere pari dignità per tutte le iniziative che mirano al benessere della comunità.