Da qualche tempo non remoto troppi articoli ed interventi con taglio di propaganda elettorale riguardano l'incuria territoriale del nostro comune ed il degrado urbano con conclusioni sommarie contro il Sindaco e la giunta ancora in carica. Così come cittadino con un senso di fastidio e di irritazione istituzionale mi sono posto alcune domande, con la supponenza di volere condividere mediaticamente alcune riflessioni. Perchè proprio a Portoferraio più che negli altri comuni elbani si avverte il senso dilagante dell'incuria e del degrado cittadino? E ancora....Perchè a Portoferraio si avverte una distanza fra amministrazione e cittadinanza, ed ancora... perchè si è manifestata una certa impotenza di governo dell'amministrazione comunale uscente?
La risonanza e la partecipazione a prescindere dal colore politico, che ha avuto l'operazione Ghiaie Pulite da parte del movimento degli Scoglio-attivi, con la presenza di tante persone comuni richiamate all'azione dal proprio spirito civico, rappresenta soltanto la punta del iceberg del malcontento diffuso per lo stato in cui versa il territorio comunale. L'evidenza è abbastanza condivisa fra i cittadini: Portoferraio è scivolato all'ultimo posto fra i comuni elbani per le iniziative ed i programmi di miglioramento che si sono concretizzati sul suo territorio negli ultimi due decenni. Capoliveri, Porto Azzurro, Marciana Marina e Campo nell'ultimo ventennio hanno radicalmente cambiato la loro imagine e da borghi marini estivi sono diventate le cittadine attuali dove sono stati effettuati importanti interventi di restauro dei centri storici e di sviluppo urbanistico e turistico. Portoferraio al contrario mostra la sua incuria ed il suo degrado.
L'incuria cittadina per il fondo delle sue strade, per la cura del suo verde, per la mancanza del verde nella zona commerciale, per l'area di parcheggio dell'ex Banca Toscana e per quella in prossimità dell'ospedale, per vasi di fiori e limitatori della carreggiata trasformatisi in barriere architettoniche e pericolosi ostacoli alla viabilità, per la gestione del patrimonio storico-culturale.
Ed all'incuria si aggiunge il degrado urbano della zona degli Orti, Coppedè, delle Case-Roulotte delle Saline, della zona portuale abbandonata e della piazza nel centro Commerciale, quest'ultime bivacco occasionale di sbandati senza dimora fissa. Incuria e degrado non sono sinonimi ma due aspetti molto differenti, di fenomeni differenti e che necessitano di proposte politiche e di soluzioni programmatiche diversificate.
Eppure tutte le persone che si sono impregnate in politica per l'amministrazione della nostra cittadina certo volevano ottenere altri risultati. Le personalità che si sono avvicendate nell'ultimo ventennio come amministratori e come politici meritano almeno attestati di stima e di onesta.
Quali dunque le cause se Portoferraio mostra i segni evidenti di una malattia civica caratterizzata da un deficit di iniziativa e da impotenza operativa grave e persistente? Perchè questa malattia è presente non solo nel nostro comune ma epidemica su tutto il territorio nazionale ?
La mia risposta, una delle possibili, ipotizza due spiegazioni:
1)MANCANZA DELLA CULTURA DELL'ALTERNANZA POLITICA NELLA AMMINISTRAZIONE E NEL GOVERNO;
2) LA BUROCRAZIA E' DIVENTATA NELLA MACCHINA COMUNALE OBSTACULOCRAZIA - Si tratta di un atteggiamento comportamentale ed una formazione mentale da parte dei dirigenti dell'impianto tecnico-amministrativo di un ente. Questi arroccandosi in una presunta competenza leggislativa diventano cercaavilli al fine di bloccare le proposte deliberative del comune, tranne per quelle che riguardano i propri incentivi economici.
Come cittadini dobbiamo reagire in primum movens verso l'ostacolo epistemologico che è nella nostra mente; quello di pensare che la colpa e sempre dell'altro, del vicino condominiale come dell'avversario politico. Se la barca affonda si affoga tutti e siamo tutti responsabili della nostra fine. In clima pre-elettorale è prevedibile lo show-down delle colpe e delle carenze della passata legislatura. Le colpe ci sono perchè chi fa sbaglia, ma chi non fa in politica sbaglia uguale. Una opposizione troppo silensiosa e magari limitata al voto contrario sulle delibere comunali, che adesso tuona sui media contro "PDFERRAIO", ha la responsabilità di essersi risvegliata troppo tardi da un lungo letargo povero di proposte e di idee. L'opposizione politica deve essere anche attivismo e costante presenza partecipativa.
Come cittadino ho deciso di uscire da quell 30 % di cittadini che fra schede bianche, nulle e non voto ha finito per delegare troppo. Ho deciso di fare ascoltare la mia voce. Nei prossimi 80 giorni ogni cittadino deve sentirsi titolare del proprio territorio, mobilitato per migliorare il proprio comune ed il posto dove abita con la sua famiglia. Così si contribuisce a tutelare il patrimonio naturale e culturale della nostra isola. Così si diventa "portoferrajesi veri": se sei di Portoferraio partecipi e non deleghi più nessuno!
Claudio Coscarella