Sarebbe facile per noi rimandare al mittente la speciosa polemica sulle “ambizioni personali” e su chi in effetti oggi si è garantito “visibilità” e magari quant’altro mediante l’annessione di Sel ai voleri del Pd. Preferiamo, però, soprassedere limitandoci a dire che almeno su una cosa siamo d’accordo, e cioè sul fatto che “un’alleanza non può avvenire sacrificando ciò che non è per noi negoziabile”. Siamo talmente d’accordo che è proprio per questo che abbiamo ritenuto doveroso assumerci la responsabilità, etica e politica, di sottrarci alle condizioni egemoniche imposte da un partito che per mesi ha ignorato e respinto le nostre proposte, sia sul programma che nella composizione della lista. Non potevamo sacrificare, appunto, ciò che per noi non è negoziabile. Qualcuno lo ha fatto, noi no. E non si dica per questo che viene meno il nostro impegno a difesa degli interessi della città. Al contrario, con maggior vigore e convinzione intendiamo batterci per dare a Portoferraio un nuovo governo, capace di avviare un profondo cambiamento e di invertire la rotta di un’amministrazione che vorrebbe succedere solo a se stessa.
L’Altra Elba, per la sinistra