Nonostante la pioggia scrosciante, la sala consiliare del Comune di Marciana Marina si è riempita di un pubblico attento e partecipe per discutere e capire cosa sia la Comunità Energetica Rinnovabile (CER) che, basandosi sui fondi del PNRR, Legambiente, AzzroCO2, Kyoto Club e altri partner propongono di realizzare all’Elba partendo dal più piccolo Comune della Toscana.
Nel suo saluto, il sindaco di Marciana Marina, Gabriella Allori, ha spiegato il perché della convinta adesione della sua Amministrazione al percorso della Comunità Energetica e si è detta molto contenta che cominci proprio da Marciana Marina.
La responsabile nazionale energia di Legambiente, Katiuscia Eroe, collegata in video da Roma, ha tracciato il quadro energetico internazionale e nazionale segnato dalla guerra in Ucraina e ha sottolineato come le CER e le rinnovabili siano anche uno strumento di pace, per uscire dalla dipendenza italiana dal d gas e del petrolio russo e di altri Paesi autoritari e dittatoriali, e per creare un’energia partecipata, distribuita, pulita e democratica.
Tommaso Polci, Energy transition and renewable energy communities specialist dell’ufficio energia Legambiente, ha efficacemente illustrato cosa sia una Comunità Energetica Rinnovabile, quali siano i passi da fare per realizzarla, a partire dal coinvolgimento della comunità locale, di imprenditori, associazioni di categoria, parrocchie e Comuni e non ha nascosto che si tratta dell’avvio di una vera e propria rivoluzione energetica che dovrà affrontare anche ostacoli burocratici e intoppi, per questo il progetto BeComE punta a fare da facilitatore con iniziative informative e formative per indirizzare l’amministrazione comunale e i veri protagonisti della CER – i cittadini – verso la realizzazione di un progetto efficiente, efficace ed economicamente vantaggioso, che punti prima di tutto a ridurre la povertà energetica.
La vicesindaco e assessore all’ambiente del Comune di Marciana Marina, ha sottolineato che l’amministrazione marinese ha preso al volo questa opportunità e che condivide, anche nelle prospettiva di trasfomare ancora di più il paese in una destinazione turistica energeticamente all’avanguardia, il percorso delle comunità energetiche, con il coinvolgimento della cittadinanza e degli operatori economici marinesi.
Importante l’intervento del rappresentante Laudato Si’, Marotti che ha proposto di estendere le CER anche agli altri comuni elbani e prospettato una collaborazione su questi temi tra l’associazione ambientalista di ispirazione cattolica e Legambiente per coinvolgere anche parrocchie e comunità.
Molto interessante e concreto il dibattito che ne è seguito, con interventi e domande nel pubblico e con la costante richiesta che il progetto pilota di Marciana Marina si estenda agli altri comuni elbani. Il Sindaco di Marciana, Simone Barbi, raccogliendo le sollecitazioni di alcuni operatori turistici che hanno contattato Legambiente, si è subito detto pronto a discutere di una comunità energetica estesa anche al suo territorio, ma ha evidenziato uno scollegamento tra le politiche energetiche e la loro reale messa in opera sul territorio, facendo l’esempio delle colonnine per le auto elettriche.
Il capogruppo di minoranza di Marciana Marina, Andrea Ciumei, ha difeso la scelta del comune marinese di installare le colonnine di ricarica, molto utilizzate dai turisti, e si è complimentato con Legambiente per l’organizzazione dell’iniziativa sulle Comunità Energetiche, ritenute uno strumento essenziale per il futuro energetico rinnovabile, auspicando a sua volta che da Marciana Marina parta un impulso per realizzare una CER elbana.
La presidente di Legambiente Arcipelago Toscano, Maria Frangioni, e Katiuscia Eroe hanno concluso evidenziando la riuscita dell’iniziativa che cade in un momento tanto drammatico quanto fecondo per avviare la rivoluzione rinnovabile e sottolineando l’ampio consenso bipartisan che a Marciana Marina potrà partire indipendentemente da chi vincerà le prossime elezioni comunali ma che ha trovato nell’Amministrazione uscente un convinto punto di appoggio per avviare un percorso virtuoso e un progetto pilota per fare dell’Elba un’isola rinnovabile, all’avanguardia e più equa.