La convivenza tra tutte le forme di vita che vivono in un luogo è soggetta all'equilibrio che l'ambiente possiede.
Se in questo equilibrio un elemento perturbante causa mutazioni tutto l'equilibrio muta.
Se questo fattore mutante persevera per decine di anni può portare a cambiamenti tali che tutto l'Ambiente muta.
Bene, è quello che ho visto succedere in 49 anni d'Elba... noi viviamo bene solo se ci sono le essenze botaniche in equilibrio.
I cinghiali ibridi (preciso bene IBRIDI) elbani hanno raggiunto un numero che difficilmente permetterà all'Isola di essere quel posto speciale che io ho conosciuto girandolo in lungo ed in largo costantemente. Un tempo vedevo tracce di cinghiali e qualche sparuto esemplare nelle zone meno abitate, poi gli incontri si sono moltiplicati, poi ancora allarmanti.
Ora a Barbarossa potrei svegliarmi e ritrovare ancora una volta il giardino arato dove, oltre al cinghiale pascolano le "famose" capre di Monserrato, anch'esse fuori controllo... traetene le conclusioni.
Personalmente terrò duro ancora per uno/due anni, ma se i cinghiali non verranno "limitati" credo darò l'addio all'Elba.
Gianfranco Bedoschi