Stanotte, tra le 1,00 e le 3,00 le volontarie di Legambiente che sorvegliano il nido di tartaruga Caretta caretta dal quale, la mattina del 17 settembre sono emerse decine di tartarughine, hanno avuto la fortuna di poter assistere all’emersione dalla sabbia di 6 piccoli esserini che hanno conquistato il mare percorrendo la pista protetta creata dai volontari del Cigno Verde.
Poi altre 4 tartarughine sono emerse dal nido di Sant'Andrea, in pieno giorno: tra le ore 9,00 e le 9,30 di questa mattina.
Purtroppo, le tartarughine sembrano essere attratte da due grossi fari che illuminano il piazzale dove attraccano le barche verso le Cote Piane e il Cotoncello, rischiando di far perdere i piccoli rettili marini negli anfratti degli scogli o di farli ritornare sulla spiaggia, una forma di inquinamento luminoso molto pericoloso e che andrebbe ridotta il più possibile per garantire il completo successo di una nidificazione che già ora sembra essere molto importante, sia per numeri che per la scelta di una piccola spiaggia di sabbia che rappresenta l’unico sito possibile in una costa rocciosa che va da dopo la Paolina fino a oltre Pomonte.
Legambiente Arcipelago Toscano ringrazia gli operatori balneari e turistici di Sant’Andrea e Barbara Bisso per la segnalazione e per le belle immagini messe a disposizione e per i prossimi giorni, fino all’apertura del nido da parte dei ricercatori di ARPAT e Istituto Zooprofilattico. Un grazie di cuore alle volontarie e ai volontari che continueranno a sorvegliare l’area, sperando in nuove nascite.
Il numero delle tartarughe nate (e di quelle che non ce l’hanno fatto e delle uova che non si sono schiuse) si potrà sapere solo allora e alcune cifre che stanno circolando sono abbastanza irrealistiche per una sola nidificazione, visto che la nidificazione record di Marina di Campo produsse 103 tartarughine nate vive.
Le ultime tartarughine sono emersa dal nido di Sant'Andrea, in pieno giorno: intorno alle 9,30.