Nell’ambito dei Progetti Speciali per la Didattica promossi dall’Università di Pisa, nei giorni 7-9 settembre un gruppo di 14 studenti dei corsi di laurea in Scienze Geologiche e Scienze Naturali e Ambientali hanno potuto scoprire le ricchezze mineralogiche dell’Isola d’Elba, andando così a completare il percorso formativo iniziato nello scorso mese di giugno durante il quale hanno svolto una serie di attività presso la sezione di Mineralogia del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, a Calci.
Le attività elbane hanno tratto profitto dal supporto scientifico fornito dal dott. Andrea Dini (IGG-CNR, Pisa) e dal dott. Federico Pezzotta, esperti di mineralogia e geologia dell’Isola d’Elba, e da quello logistico della Cooperativa Pelagos, che ha seguito il gruppo di studenti in tutte le sue attività.
Il primo giorno di attività si è svolto presso San Piero in Campo; qui i partecipanti all’escursione hanno potuto osservare gli affioramenti del sito di Grotta d’Oggi e, successivamente, gli affioramenti presenti nell’area del Prado, sotto l’oratorio di San Rocco, osservando i rapporti fra i filoni pegmatitici e le rocce incassanti.
La sera si è svolta la visita al MUM Museo Mineralogico Luigi Celleri, durante la quale gli studenti hanno potuto apprezzare i fantastici esemplari di minerali elbani qui conservati.
Il secondo giorno di escursioni è stato quello più intenso e si è svolto nelle vecchie aree minerarie del Capo Calamita.
Nel corso della mattina gli studenti e le loro guide hanno visitato la miniera del Ginevro, scendendo sino al livello –24, nel quale hanno potuto osservare la mineralizzazione a cobaltite presenti negli skarn anfibolici di questa località.
Dopo una pausa pranzo sulle vecchie discariche minerarie, che hanno permesso di osservare e apprezzare ulteriormente la varietà litologica e mineralogica di questo affascinante geosito elbano, il gruppo si è spostato nell’area della miniera del Calamita, dove sono stati visitati diversi ex-cantieri minerari.
Nel cantiere Macei Alto i partecipanti hanno potuto osservare gli skarn a granato; percorrendo infine il sentiero che conduce al Vallone Basso è stato possibile soffermarsi sulle varie tipologie di mineralizzazioni che erano presenti in quest’area.
Un rosso tramonto ha accolto gli escursionisti al cantiere Vallone Basso dove, consumata la cena, i partecipanti hanno potuto osservare, grazie all’utilizzo di lampade a raggi UV a onda corta, la presenza di scheelite (un minerale contenente tungsteno) nelle masse di ossidi di ferro (magnetite) qui affioranti.
L’ultimo giorno di escursione ha previsto la visita dei cantieri Valle Giove e Bacino della miniera di Rio Marina.
In queste località sono stati ritrovati eccezionali esemplari di pirite ed ematite, oggi in parte conservati nel Museo mineralogico di Rio Marina.
L’escursione si è conclusa con la visita agli affioramenti di skarn, hedenbergite e ilvaite posti a sud della Torre di Rio.
Prof. Cristian Biagioni (dal blog www.museomum.it)
Fotografie: Daniela Mauro e Federico Pezzotta
Docenti: Federico Pezzotta, Cristian Biagioni, Andrea Dini, Elena Bonaccorsi, Daniela Mauro