In riferimento al provvedimento in oggetto di cui abbiamo ampiamente scritto e per il quale come sezione Arcipelago Toscano di ITALIA NOSTRA, abbiamo inoltrato nei tempi e nei modi previsti dalla legge dettagliate osservazioni, su nostra precisa richiesta di aggiornamento ,riceviamo questo messaggio da parte del settore VIA (Valutazione Impatto Ambientale) della Regione Toscana.
In sintesi ci viene comunicato che , a seguito di precise disposizioni di alcuni contributi forniti da Enti regionali e di osservazioni, inoltrate da portatori di interesse come noi, il Comune di Marciana ha chiesto ,ed ottenuto, una sospensione di 180 giorni per poter presentare la documentazione integrativa richiesta; le controdeduzioni che dovrà fornire saranno oggetto di presentazione durante le sessioni di Conferenza dei servizi prima che il procedimento si chiuda.
Questa comunicazione ha un colore chiaro-scuro.
Infatti, premesso che siamo cautamente soddisfatti in quanto è ormai palese che il progetto presentato dal Comune di Marciana presentava criticità ineludibili e quindi viene per ora rinviato ,siamo invece meno positivi nel giudicare le modalità con cui verranno fornite le controdeduzioni alle Osservazioni presentate da noi, da Legambiente e da alcuni cittadini.
La chiarezza proviene dalla conferma dell'importanza fondamentale che riveste l'applicazione della Valutazione di Impatto Ambientale che dovrebbe essere sempre OBBLIGATORIA quando si tratta di progetti che investono il paesaggio ; in particolare ,poi,quando hanno impatti sul mare.
Utilizziamo il condizionale perchè, purtroppo, spesso ciò non avviene.
Senza andare troppo lontani nel tempo ne abbiamo una testimonianza "drammatica" proprio in questi giorni durante i quali fiumi di parole vengono versati da ogni parte per descrivere quanto sia scellerata da parte della Regione Toscana sia la decisione di essersi inventata un "escamotage" per non assoggettare a VIA il progetto del Dissalatore di Mola,sia di aver accettato pedissequamente - in questo caso il Presidente Giani - di evitare la VIA per il Rigassificatore di Piombino in nome di una fantomatica emergenza nazionale.
Nell'un caso la non assoggettabilità a VIA è stata esclusa per decreto regionale e quindi si sta andando avanti continuando a fare danni ma a minimizzare a parole.
Nell'altro l’articolo 5 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, il cosiddetto Decreto Aiuti, varato dal Governo in fretta e furia,per dare una risposta immediata alle pressioni dell'Europa ,dava 30 giorni per presentare progetti di rigassificatori galleggianti, accordando 30 milioni l’anno per 20 anni a chi li realizzasse. Con il pretesto di “interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti” il Decreto Legge deroga a tutta la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e nomina un Commissario per “un procedimento unico da concludersi entro centoventi giorni dalla data di ricezione dell’istanza”. Dopodichè “si applica l’esenzione “ dalla Valutazione di Impatto Ambientale.
Una cosa è dunque certa: questa comunicazione del Settore VIA della Regione dimostra chiaramente che cosa sarebbe successo se questi due folli progetti fossero stati assoggettati a VIA, come qualunque progetto di tale impatto ambientale richiede: saremmo tranquilli tutti nel constatare che tutti gli Enti preposti al controllo e alla valutazione dei rischi stanno lavorando per il bene comune.
Infine la parte “oscura” della comunicazione: tutti noi portatori di interesse abbiamo lavorato indefessamente giorno e notte per presentare le Osservazioni al progetto del Comune di Marciana entro il 16 agosto,avendo avuto solo 30 giorni dal giorno della pubblicazione del procedimento.
Il settore VIA ha accettato la richiesta del Comune di una sospensiva del procedimento per concedere al Comune di presentare tutta la documentazione inerente le tante prescrizioni che i vari Enti regionali hanno indicato;ne riportiamo solo due: 1) IL SETTORE PAESAGGIO che , testualmente, a fronte di un banale tentativo di minimizzare l’impatto (lunghezza della barriera ) da parte del Comune , sostiene “Pur apprezzando il tentativo di ridurre le dimensioni della barriera soffolta, l'opera mantiene comunque delle dimensioni ragguardevoli con conseguente impatto paesaggistico sulla tutelata conformazione geomorfologica della scogliera di Capo Sant’Andrea (prescrizioni ex art. 136 DLgs 42/2004- DM 283/1952 e art. 142, c.1. lettera a – costa), per cui sarebbe auspicabile individuare delle soluzioni alternative per il contrasto ai fenomeni erosivi”-
2) La SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO scrive che “viste le ridotte dimensioni della baia e i caratteri dell’area, considerate le proporzioni della scogliera (con la larghezza sul fondale fino a 34,70m) e la vicinanza con la linea di costa, ritiene che la barriera possa avere un rilevante impatto sul contesto di riferimento. Si suggerisce pertanto di valutare significative riduzioni nella dimensione degli elementi o possibili alternative progettuali (così come già richiesto nel parere prot. SABAP n.13104 del 24/11/2020 e prot. SABAP n. 242 del 11/01/2021 nell’ambito della verifica di assoggettabilità a VIA), finalizzate a contrastare i fenomeni erosivi senza comportare artificializzazione dei luoghi e introduzione di opere e interventi suscettibili di compromettere in maniera permanente l’area. Si richiede altresì che gli elaborati documentino in maniera esaustiva la coerenza dell’opera rispetto alle prescrizioni del PIT-PPR per l’area di riferimento, in particolare rispetto a quelle che riguardano la conservazione e la tutela dei sistemi costieri, la compatibilità dell’opera con i caratteri del contesto sulla base di paramenti di valutazione che tengano conto anche dell’interferenza visiva con i luoghi e dell’alterazione dei caratteri morfologici e cromatici del paesaggio costiero esplicitamente richiamati dalla Disciplina.”
Per poter rispondere a tali prescrizioni il Comune dovrà rivedere radicalmente il progetto e probabilmente prendere in considerazione le Osservazioni che abbiamo fatto tutti noi .
Questo però non lo affranca dal fornire le controdeduzioni alle Osservazioni che avrebbero dovuto essere fornite entro i 60 giorni successivi al termine stabilito per le Osservazioni stesse e cioè entro il 16 ottobre 2022.
E non durante la Conferenza dei servizi prima della fine del procedimento.
ITALIA NOSTRA
Sezione Arcipelago Toscano
Il Presidente
Leonardo Preziosi