La lunga storia di abbandono (e costosi restauri parziali obbligati per la sicurezza) in cui versa da decenni lo storico palazzo sul Porto, potrebbe imbroccare la strada del recupero.
Fatto edificare nel 1904 da Pilade del Buono per farne gli uffici del nuovo polo siderurgico, (commissionandolo appunto all' amico ed estroso architetto Adolfo Coppedè), poi semidistrutto dai bombardamenti e ricostruito per diventare sede della società elettrica elbana, è stato oggetto, dopo l'abbandono e la progressiva fatiscenza, di alcune aste pubbliche andate deserte.
Un nuovo tentativo (base d'asta 1,2 milioni) previsto nel 2021 dal Comune di Portoferraio nel piano triennale delle alienzioni non ha avuto seguito.
Nel frattempo, però, diversi soggetti hanno contattato il Comune manifestando un qualche interesse: l'approccio più concreto, a tutt'oggi, sembra quello con l'Associazione Albergatori Elbani, alla ricerca di un maggior spazio per i propri uffici oltre che in rappresentanza di altri possibili partner.
Nei diversi incontri con la Giunta Zini, infatti, (l'ultimo a ridosso delle ultime festività natalizie) ci si sarebbe orientati su uno scenario di partenariato pubblico-privato tra, appunto, il Comune proprietario dell'immobile e l' Associazione Albergatori. Prossimo passo di questa possibile unità di intenti, l' esame di un progetto finanziario per recuperare ad uso in parte privato e in parte pubblico, lo storico immobile.
cr