La Riserva della Biosfera Isole di Toscana è stata riconosciuta nel 2003 dall’UNESCO nell’ambito del Programma “Man and Biosphere” (MAB), quindi successivamente nel 2014 è stata oggetto di un’importante estensione che porta all’attuale perimetro e zonizzazione comprendente le sette isole (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio and Giannutri) e un’ampia porzione di mare che le circonda, coinvolgendo 10 Comuni (Campo nell’Elba; Capoliveri; Capraia Isola; Isola del Giglio; Livorno; Marciana; Marciana Marina; Porto Azzurro; Portoferraio; Rio) e complessivamente 1.079.540 ha. La Riserva della Biosfera Isole di Toscana racchiude una grande diversità geologica, geomorfologica, biologica e culturale rappresentativa della regione mediterranea.
MAB UNESCO è un programma scientifico intergovernativo che ha l’obiettivo di porre le basi scientifiche per il miglioramento della relazione tra uomo e ambiente. Il Programma MAB combina l'applicazione pratica delle scienze naturali e sociali, l'economia e l'educazione per salvaguardare gli ecosistemi naturali e antropici, promuovendo lo sviluppo sostenibile dei territori da un punto di vista economico, sociale e ambientale.
Nell’ambito del Programma MAB, l’UNESCO concede il riconoscimento “Riserve della Biosfera” a territori e comunità che sperimentano approcci interdisciplinari alla comprensione e alla gestione dei cambiamenti nei sistemi sociali ed ecologici e alla loro interazione, compresa la prevenzione dei conflitti e la conservazione della biodiversità, diventando dei veri e propri laboratori per lo sviluppo sostenibile che forniscono soluzioni locali alle sfide globali.
In termini generali il Programma MAB UNESCO stimola le Riserve della Biosfera ad abbandonare le pratiche economiche che degradano e consumano in modo insostenibile le risorse ambientali dei territori, stimolando l’adozione di dinamiche economiche equilibrate, in grado di gratificare sia le esigenze economiche e sociali delle comunità locali che garantire la conservazione di biodiversità ed habitat.
Nello specifico, il Programma MAB UNESCO pone molta attenzione al turismo, consapevole che le attività connesse a questo settore economico, se non gestire in termini di sostenibilità, possono generare impatti anche negativi sia sugli ecosistemi che sulle comunità locali. Ciò è ancora più vero in riferimento alle Riserve della Biosfera che in molti casi sono luoghi di forte attrazione turistica (proprio in virtù dei loro valori ambientali e culturali) e allo stesso tempo caratterizzati da ecosistemi di prioritaria importanza conservazionistica. Il turismo d’altro canto può essere uno degli strumenti più efficaci attraverso cui veicolare e diffondere universalmente i valori che il programma MAB tutela e promuove attraverso il riconoscimento a Riserva della Biosfera.
Per queste ragioni l’UNESCO stimola le Riserve della Biosfera di tutto il mondo ad adoperarsi affinché la cultura della sostenibilità si diffonda negli stakeholder turistici dei propri territori, ambendo a diventare esempi concreti e positivi di destinazione di turismo sostenibile in cui l’offerta ecoturistica ed il turismo esperienziale/culturale sono componenti importanti, stimolando e facilitando gli ospiti nell’adozione di buone prassi di sostenibilità applicabili nella vita di tutti i giorni.
Per concretizzare questo importante obiettivo, le Riserve della Biosfera possono utilizzare diversi strumenti, tra cui in ambito europeo quello più diffuso è certamente la CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile), che il Parco Nazionale Arcipelago Toscano ha da tempo adottato su un territorio corrispondente al perimetro terrestre della Riserva della Biosfera Isole di Toscana. Riconoscimento che recentemente ha ricevuto la certificazione della fase due, ovvero quella che riconosce anche strutture turistiche qualificate da un punto di vista delle prestazioni ambientali. Per questo motivo la Riserva della Biosfera Isole di Toscana ha già integrato nel proprio Piano d’Azione le strategie e i progetti di sostenibilità turistica della CETS del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, evitando così duplicazioni di sforzi.
Rispetto al turismo quindi, (ma valutazione analoga può essere fatta per tutti gli ambiti), le Riserva della Biosfera non ambiscono ad avere funzioni operative o gestionali (che spettano ai soggetti competenti, come nel caso dell’Arcipelago Toscano la GAT, l’ODT, Regione Toscana, Enti Locali e SMART), ma puramente culturali (UNESCO è l’agenzia delle Nazioni Unite per Scienza Cultura ed Educazione) finalizzate a favorire la crescita delle competenze in ottica di sostenibilità ed inclusione, coinvolgendo su queste tematiche anche soggetti normalmente estranei a processi di indirizzo territoriale. In un territorio come quello dell’Arcipelago Toscano, dove il turismo è il settore economico prevalente e determinante anche per altri ambiti socio-economici ad esso connessi, è fondamentale ampliare il livello di coinvolgimento, stimolando la partecipazione anche di stakeholder non “propriamente” turistici, ma il cui operato può essere connesso a forme di turismo sostenibile.
In conclusione, con questa lettera aperta si intende stimolare gli stakeholder dell’Arcipelago Toscano a connotare in ottica di sostenibilità tutte le strategie turistiche future. In tal senso, la Riserva della Biosfera MAB UNESCO “Isole di Toscana” tramite il proprio Comitato di Gestione stimola la redazione di uno studio finalizzato ad analizzare i “tipi” di turismo presenti sul territorio ed eventualmente suggerirne altri compatibili con il territorio, comprendendone e valutandone flussi, dinamiche, profili, impatto economico (indotto, occupazione generato per la comunità locale….), impatto sociale (qualità dell’interazione con le comunità locali, generazione di servizi che possono essere fruiti anche dalla comunità locale…), impatto ambientale (consumo di risorse, impatto sulla capacità di carico dei luoghi simbolici…) e riflessioni su numero chiuso, impatto sugli habitat e sugli ecosistemi...) (1)
Questa analisi potrà quindi essere una base utile ai decisori ed agli stakeholder turistici dell’Arcipelago Toscano per valutare su base oggettiva quali “tipi” di turismo siano preferibili in termini complessivi, uscendo quindi dalla logica riduttiva e forviante dei numeri connessi ad arrivi, presenze e fatturati. Grazie a questa valutazione sarà quindi possibile programmare scelte ed investimenti per i prossimi anni, funzionali a perseguire l’obiettivo di strutturarsi e gradualmente evolversi in una importante destinazione di turismo sostenibile a 360°.In tal senso ci si può avvalere anche delle opportunità offerte dal brand UNESCO e dalla rete di relazioni e collaborazioni con altri territori operanti nell’ambito del programma MAB, sia per lo scambio di buone pratiche e soluzioni innovative, sia per la costruzioni di partnership ed azioni di co-marketing.
I membri del Comitato di Gestione
della Riserva della Biosfera “Isole di Toscana”
Foto di Roberto Ridi
(1) A tal proposito UNESCO, assieme a IUCN, hanno recentemente pubblicato delle linee guida per da poco lanciato delle linee guida per valutare l’impatto socio-economico del turismo sostenibile nelle aree protette che potrebbero essere uno degli strumenti utilizzabili anche nell’Arcipelago Toscano.