Nella Giornata mondiale dell’Ambiente, Greenpeace Italia diffonde immagini subacquee che documentano la straordinaria ricchezza della biodiversità presente nei fondali dell’Arcipelago Toscano per richiamare all’importanza di proteggere il mare, il più grande ecosistema del pianeta, messo a dura prova da attività antropiche ed effetti dei cambiamenti climatici.
Le riprese, effettuate il 30 e 31 maggio nei fondali al largo delle isole di Montecristo, Pianosa, Capraia e Elba, sono state realizzate nell’ambito della spedizione di Greenpeace Italia “C’è di mezzo il mare”, che toccherà diverse aree di elevato valore biologico ed ecologico della Penisola. L'obiettivo è monitorare e documentare la biodiversità e la fragilità dei nostri mari, minacciati dai crescenti impatti della crisi climatica, dell’inquinamento da plastica, della pesca distruttiva e selvaggia che mettono a dura prova l’habitat di specie marine da tutelare.
Il Mediterraneo, ricorda Greenpeace, è uno dei cosiddetti “hotspot” di biodiversità: pur occupando solo l’1% della superficie totale dei mari e degli oceani, ospita infatti oltre 17 mila specie, il 20-30% delle quali è autoctono: secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP), si tratta del più alto tasso di endemismo di specie marine al mondo. Diverse, tuttavia, sono a rischio estinzione: è il caso della posidonia oceanica, dei molluschi pinna nobilis (altrimenti noto come nacchera) e patella ferruginea, della foca monaca e dei coralli bianchi profondi.
«La rete della vita nel Mediterraneo, meravigliosa e complessa, ci ha sostenuto e ci sostiene da sempre: noi ne siamo parte», dichiara Alessandro Giannì, direttore delle Campagne di Greenpeace Italia. «Il mare ci dà ossigeno e cibo, regola il clima e nasconde un mondo ancora da scoprire. Più lo esploriamo, più capiamo quanto sia minacciato e quanto sia urgente proteggerlo: per questo, nella Giornata mondiale dell’Ambiente torniamo a ribadire l’importanza di accelerare l’istituzione di una rete efficace di aree protette che tuteli il 30% dei nostri mari entro il 2030».
Sempre in difesa del mare, Greenpeace Italia ha lanciato in questi giorni una nuova petizione: un appello ai ministri dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e per la Protezione Civile e le Politiche del mare per chiedere un processo rapido di ratifica del Trattato globale sugli oceani raggiunto nei mesi scorsi sotto l’egida delle Nazioni Unite. Anche diverse attrici e attori della celebre serie televisiva “Mare Fuori” hanno voluto sostenere con un video l’organizzazione ambientalista, unendosi all’appello per proteggere il Mar Mediterraneo.