(riceviamo e pubblichiamo)
Io voglio partire da fatti reali. Quando anni or sono avvertii che il costruendo sbarramento artificiale del laghetto del Condotto non sarebbe stato affatto a tenuta perché non si costruiva il diaframma di impermeabilizzazione delle spalle e del fondo che tutti gli sbarramenti hanno, nessuno mi diede ascolto. Ed il laghetto Condotto finito con una spesa di circa due milioni di euro giace inutilizzato.
Ora trascrivo tale e quale un paragrafo pubblicato da ASA sulla testata Elbareport dei giorni scorsi e che costituisce un duplicato ASA apparso più volte.
... sempre grazie ai pozzi la non necessità della complessa fase di di remineralizzazione dell'acqua osmotizzata, con minori costi di investimento, di gestione e soprattutto minor impatto ambientale, per il mancato trasporto della roccia dolomitica nel tempo ...
Risulta chiaramente che, nello stesso modo con cui si è rinunciato a costruire il manto di impermeabilizzazione, di norma in tutti gli sbarramenti artificiali, nel dissalatore di Mola si rinuncia alla remineralizzazione che tutti i dissalatori hanno di prammatica, sostituendola sic et sempliciter con la mescolanza con l’acqua dei pozzi locali.
Ebbene se quella volta io avevo avvertito che il laghetto Condotto non sarebbe stato a tenuta, allo stesso modo comunico ora che l’acqua del dissalatore di Mola, essendo remineralizzata in maniera errata, non sarà acqua potabile semmai potrà costituire, in lungo periodo, un danno per le vecchie tubazioni dell’acquedotto costruite in ferro.
Marcello Meneghin
NDR
Ringraziando il Sig. Meneghin per il contributo, resta inteso che le affermazioni contenute nel pezzo, ed in particolare quella relativa alla "non potabilità" dell'acqua prodotta dall'impianto, costituiscono un suo parere, al quale ASA potrà (se lo riterrà opportuno) replicare.