Cara Redazione,
oggi volevamo fare una passeggiatina dalle parti del Volterraio.. C'era un bel Maestrale motivo per cui abbiamo rinunciato ad andare a Cima del Monte. Cosi' ci siamo incamminati per la stradina che porta a Rio e che e' a traffico limitato. Ebbene, in soli 15' abbiamo raccolto due borse piene di bottiglie e lattine sparpagliate ai bordi della strada.
Adesso mi siano consentite alcune ovvie considerazioni:
Evidentemente l'incivilta' di alcuni (ma certo non pochi) non disturba affatto la stragrande maggioranza di chi vive all'Isola o ci viene per turismo
Nessuno, fatta eccezione per i rari bischeri come il sottoscritto e sua moglie, si perita di raccogliere i rifiuti altrui. Domanda: chi dovrebbe farlo? Legioni di spazzini? Chi dovrebbe impedirlo? Un carabiniere h24 ogni 100 mt? Telecamere in ogni siepe?
Siccome sarei propenso a credere che fra i responsabili ci siano molte persone che hanno lasciato i banchi di scuola di recente, mi chiedo a cosa serva la frequenza scolastica se manca il rispetto per l'ambiente in cui si vive e si vorrebbe vivere in futuro.
Ci sarebbe da chiedersi altresi' a cosa serva lo stesso Ministero dell'Ambiente: dal sig Pecoraro Scanio in poi NESSUNO ha affrontato il grave e diffusissimo problema della dispersione in natura del packaging non degradabile (plastica, alluminio, vetro)
Nessun governo italico ha avuto il coraggio di inimicarsi la lobby dei produttori di plastica e del beverage imponendo un costo significativo ai vuoti dei contenitori, restituibile in caso di resa (vedi alcuni Paesi esteri non a caso del centro nord Europa). L'applicazione della cosiddetta plastic tax viene infatti codardamente rinviata ogni anno a quello successivo.
Nonostante il martellante e ipocrita green washing di Istituzioni, Media e Benpensanti credo che la stratificazione di plastica ai bordi delle strade elbane (e dell'Italia tutta) sia destinata esponenzialmente ad aumentare.
cordialmente
Ivo Bandi