Oggi, 26 aprile alle ore 10:00, si è alzata una voce forte e chiara alle Fornacelle. Un flash mob, nato dal cuore e dall’amore per questo territorio, ha voluto denunciare una situazione che grida vendetta: una spiaggia storica resa inaccessibile da danni causati da mani private, e non dalla natura, come qualcuno cerca ancora di raccontare.
A guidare la protesta Asia, 24 anni, figlia dei titolari del ristorante Le Fornacelle, simbolo di una generazione che non accetta di vedere la propria terra calpestata dall’indifferenza e dagli interessi.
«Avrebbero dovuto intervenire prima – denuncia Asia –. Non possiamo più permettere che un altro pezzo del nostro territorio venga abbandonato o trasformato nell’ennesima spiaggia privata.»
La strada che porta alla spiaggia non è più sicura: anziani, persone diversamente abili, famiglie con bambini rischiano di non poter più accedere. In caso di emergenza, le ambulanze non riuscirebbero nemmeno ad arrivare. Non è solo una questione di decoro, è una questione di diritti e di sicurezza.
E mentre cittadini, giovani e meno giovani, si stringevano per difendere un pezzo della loro identità, l’amministrazione comunale ha scelto di voltare le spalle. Nessuno si è presentato. Nessun rappresentante istituzionale ha sentito il dovere di esserci, di ascoltare, di dire una parola di supporto. Un’assenza che pesa come un macigno, che suona come una rinuncia a svolgere il proprio ruolo.
Sarebbe stato facile, doveroso, stare accanto a chi chiede solo rispetto e attenzione per il proprio territorio. E invece il vuoto.
Quel vuoto che noi, con le nostre voci e il nostro impegno, continueremo a riempire. Non ci arrendiamo. Non accetteremo che Le Fornacelle, come tanti altri luoghi, diventino terreno di conquista per pochi e simbolo di un’amministrazione sorda e cieca.
Il tempo delle promesse è finito. È ora che chi governa si assuma la responsabilità di proteggere e valorizzare ciò che appartiene a tutti.
Un sentito ringraziamento va al Partito Democratico, ad Alleanza Verdi e Sinistra, a Sinistra Italiana, Italia Nostra, Comitato Noi di Rio e a Legambiente, che hanno scelto di sostenere concretamente questa battaglia di dignità e amore per il nostro territorio.
Insieme continueremo a far sentire la nostra voce, sempre più forte.
Valerio Guerrini