Cardia Pietro, Rossi Riccardo, Ingrasci Alessandra, Del Ministro Debora, Gherarducci Carlo, Sani Andrea, Mazzei Antonella, Trabison Roberto e Trabison Chiara, Martorella Diego, Anselmi Patrizio, Cancro Matteo sono state le figure di spicco di un Campionato Italiano che verrà ricordato a lungo per le sfide da cardiopalma che ben 6 di loro hanno dovuto affrontare durante gli “shoot off”, la parte più difficile in assoluto, ma partiamo dall’inizio.
I campionati Italiani Indoor Fiarc (che si sono svolti a San Marino dal 9 all’11 dicembre scorsi) funzionano così: due gare di tipologia Round 3D in due campi diversi, 20 piazzole da due frecce ciascuna, gli arcieri (divisi per categoria) si ritrovano a tirare fianco a fianco. Le sagome posizionate fino ad un massimo di 35 metri sembrano sbeffeggiare chiunque le osservi, lo stress che si prova in quel momento è ai massimi livelli. Il secondo giorno di match gli atleti vengono messi in piazzole studiate ad hoc per distruggere i nervi, ovvero solo arcieri dello stesso livello, da subito si capisce chi lotta davvero per il podio e chi invece sopravvive per non arrivare ultimo. Al termine delle due gare si sommano i punteggi e solo i sei più bravi di ciascuna categoria si qualificano per gli shoot off.
Ce la fanno in sei: Chiara Trabison, Alessandra Ingrasci, Debora Del Ministro, Antonella Mazzei, Riccardo Rossi e Andrea Sani.
Gli shoot off non perdonano mai e ribaltano sempre la classifica finale, chi era primo tra i sei può ritrovarsi ultimo come nulla. Non esiste margine di errore, si può tirare solo una freccia per bersaglio, e i bersagli in totale sono soltanto 6.
La prima a doverli affrontare è Chiara Trabison che grazie al suo gesto tecnico praticamente perfetto riesce a mettere le frecce in sagoma nonostante l’evidente trepidazione, ma questo purtroppo non basta. C’è lo spareggio: la principessa degli Arcieri del Mare finisce seconda con un po’ di amarezza in bocca, non è la prima volta che troneggia nelle gare di qualificazione, ma si becca un (comunque bellissimo) argento agli shoot off.
Se le finalissime sono da brividi, immaginatevi voi gli spareggi e Chiara non è stata l’unica a doverli affrontare, la stessa sorte è capitata ad Alessandra Ingrasci che con la sua grinta ed una fantastica propensione all’intimidazione è medaglia d’argento, la segue Debora Del Ministro che con la faccia di una che potrebbe scatenare una rissa in una casa vuota, scaglia l’ultima freccia che purtroppo va in sagoma ma che le permette comunque di stringere tra le mani la medaglia di bronzo. Tra gli uomini la sorte non è stata migliore, nella categoria più combattuta di tutte Riccardo Rossi mantiene la calma nonostante un piccolo intoppo che stava per fargli scadere il tempo massimo di sgancio: anche per lui lo spareggio finisce con una splendida medaglia di bronzo. Ci lascia l’aspro in bocca il ballottaggio di Andrea Sani, una sfida da tachicardia che finisce con un quarto posto per il Presidente della Compagnia.
I medagliati però non sono gli unici arcieri protagonisti di questa avventura, il piccolo Diego Martorella è riuscito a portare a termine le due gare nonostante che un problema al polso non gli permettesse di compiere a modino il gesto tecnico, la voglia di mettersi comunque alla prova e la sua forza di volontà è stata un esempio per tutti noi. Pietro Cardia ha rischiato di andare agli shoot off, e la sua evidente emozione l’ultimo giorno di gara ha suscitato grande senso di unione, non era solo: alle sue spalle c’era tutta la sua compagnia a sostenerlo. L’unico longobowista maschile della squadra, Matteo Cancro, era al suo primo Indoor da Cacciatore e nonostante fosse in piazzola con veri “mostri” della categoria è riuscito a mantenere alto l’onore; Carlo Gherarducci invece hadimostrato di essere tornato in splendida forma tanto da guadagnarsi i complimenti di diversi arcieri per aver superato le difficoltà che per lungo tempo lo hanno tenuto lontano dai campi gara, a Patrizio Anselmi invece è mancato solo un po’ di allenamento, crediamo fermamente in lui e sappiamo che il suo podio non sarà lontano, mentre Roberto Trabison, colonna portante degli Arcieri del Mare, si riconferma tra i venti più forti d’Italia.
Una compagnia per essere ricordata deve vincere, certo, ma c’è anche un altro modo ed è forse il più gratificante, ovvero regalare emozioni e in questo Campionato Italiano Indoor Fiarc appena conclusosi a San Marino è stato rafforzato il già forte legame che ci unisce. Con gli Arcieri del Mare la bandiera dell’Isola d’Elba è sempre in prima fila nelle competizioni più importanti, il Presidente è orgoglioso di rappresentare la compagnia di tiro con l’arco Fiarc più longeva e conosciuta del nostro territorio e ricorda che, chiunque voglia provare il tiro con l’arco ed entrare a far parte degli Arcieri del Mare, può venire il martedì e il venerdì sera dalle ore 21 alle ore 22 alla
Polisport di Capoliveri.
Con l’occasione ringraziamo la ditta T.P.C. System di Portoferraio, per averci fornito delle favolose magliette tecniche che spiccavano in mezzo a tutte le altre.