Sono passati molti marinesi e turisti sotto la Torre di Marciana Marina per vedere l’artista newyorkese-marinese Riccardo Mazzei al lavoro e per scambiare qualche opinione sul Piano del Porto di cui si discute tanto Marciana Marina e che non piace né ai marinesi né ai turisti..
E proprio al porto e alla Torre simbolo del Comune si è ispirato Riccardo Mazzaei, che ormai ogni anno realizza con Legambiente un’opera dedicata alla difesa dell’ambiente dell’Elba: dopo “Abbasso il Fascio” a Ripa Barata, “Holy Crab” sul lungomare e “Cavalloni” al Cotone, quest’anno Mazzei ha realizzato 4 quadri con il monumento del Paese ornato di peperoni, ravanelli, pomodori e cetrioli elbani. Il tutto pubblicizzato con una cartolina di grande effetto dal titolo “Orto Turistico . per un porto sostenibile”, che ricostruisce il porto e il lungomare di Marciana Marina, dal Cotone alla Torre, con verdure di ogni tipo.
Alla domanda del perché di questo insolito abbinamento Riccardo ha risposto: «Siccome il Piano del Porto e le ipotesi presentate dal Comune sono una cavolata, io rispondo con gli ortaggi: cetrioli, carote, ravanelli, pomodori e peperoni marinesi raccolti stamattina nell’orto di Lorenzo, che sono molto più buoni, sani, naturali e sostenibili».
Tra una chiacchiera e un brindisi con un drink offerto da “Capo Nord”, mentre Mazzei realizzava carponi le sue opere, molti turisti hanno chiesto cosa fossero quelle strisce di intonaco di diversi colori realizzate sul lato nord-est della Torre di Marciana marina e, quando hanno saputo che si trattava di prove per una possibile intonacatura del monumento, tutti si sono augurati che la Torre non venga trasformata colorandola come un condominio e si sono augurati un restauro conservativo che si basi sull’attuale colore della Torre che si confonde con la scogliera.
Riccardo Mazzi ha donato i quattro quadri di “Orto turistico” a Legambiente Arcipelago Toscano e l’associazione nei prossimi giorni invierà le cartoline dell’iniziativa al presidente della Regione Toscana e a tutti gli assessori e consiglieri regionali per chiedere che a Marciana Marina si realizzi davvero un porto sostenibile e non un’insostenibile “cavolata”.