Nei pressi dello Scoglietto, intorno alle 16,30 di oggi 25 giugno, consegneranno il loro messaggio ecologico chiamato “L'Urlo del mare”, illustrato anche in una locandina offerta dall'Auser elbana, che esprime, con un grido “alla Munch”, un drammatico no al trasporto dell'enorme relitto della nave Costa Concordia a Genova, per il suo smantellamento. Sono i Messaggeri del Mare ad entrare in scena, al secolo Lionel Cardin e Pierluigi Costa. Nuoteranno, come fanno in ogni stagione senza muta, per incontrare il rimorchiatore Phalesia che il sindaco di Piombino Giuliani ed esponenti del Pd, hanno fatto viaggiare dal Giglio destinazione Liguria, simulando il preannunciato tragitto della nave della morte, ritenuto ad alto rischio d'inquinamento ambientale. Se il mare sarà mosso la ex città galleggiante, secondo molti, potrebbe anche inabissarsi senza contare l'emissione di sostanze inquinanti. “Nuoteremo verso il rimorchiatore e nelle barche al nostro seguito. oltre il nostro staff, sarà presente anche il sindaco di Portoferraio Mario Ferrari che condivide l'iniziativa- dicono i Messaggeri, impegnati a nuotare da anni per missioni ambientali e di solidarietà nello Stivale- raggiungeremo il Phalesia, che viaggiando alla velocità di 2 nodi ha simulato il percorso che dovrebbe fare l'enorme carcassa del Concordia. E' stato dimostrato che con un'onda superiore a 1 metro e mezzo di altezza il traino dovrà interrompersi e cercare riparo. Ci vogliono diversi giorni per raggiungere Genova mentre uno solo per andare a Piombino dal Giglio, perché aumentare i pericoli? Tele Elba farà le riprese dell'evento e, contenuto in una bottiglia, consegneremo il nostro documento che suggerisce le soluzioni migliori, mettendo in evidenza che pare assurdo, dopo il disastro e le morti causate dalla nave da crociera, attuare scelte di trasporto che sembrano ignorare le possibili gravi conseguenze, mettendo avanti a tutto, presumibilmente, solo opportunismi economici.”
IL DOCUMENTO CHE SARA' CONSEGNATO ALLE AUTORITA':
Ricominciamo dal rispetto per la Natura, per noi stessi
L’Associazione I Messaggeri del Mare, composta da docenti, biologi, artisti e persone di buona volontà sensibili, con le proprie avventure vuole dar forza ad un processo di “RIFORMA DEL PENSIERO”.
Questo percorso di svolta è necessario e fondamentale per vivere bene il futuro che oggi appare del tutto incerto, nel nostro mondo complesso e globalizzato. Bisogna che ogni soggetto faccia una scelta radicale di vita e assuma atteggiamenti permanenti di tutela e amore per la terra e per chi la abita.
L’epoca del consumismo e dell’abuso della natura e degli uomini, si deve chiudere a favore di un “VIVERE IN ARMONIA” tra tutti gli esseri viventi della terra per raggiungere un “VIVERE SOLIDALE, AFFETTIVO E RISPETTOSO”.
Molti pedagogisti e filosofi, da Virgilio a Marin sono autorevoli sosteniori della RIFORMA DEL PENSIERO.
Pierluigi Costa e Lionel Cardin, i nuotatori chiamati Messaggeri del Mare, traducono questo “stile di vita” in pratica. Loro nuotano da anni in mare aperto, senza muta, in ogni stagione, per entrare in “sintonia” con le energie del mare: ne percepiscono le sue sofferenze, ascoltano il suo richiamo.
Sono promotori quindi delle “BUONE PRATICHE DEL VIVERE” e le trasmettono agli altri affiancando iniziative di beneficenza e solidarietà, incontrando studenti, parlando alle nuove generazioni, affrontando anche, in tali occasioni, il tema delle minacce che mettono a rischio l’incolumità dal mare che per loro è “METAFORA DI SALUTE” dell’ambiente tutto.
L’incresciosa storia della Costa Concordia porta con sé tutti gli esempi negativi di un “PENSIERO COMPROMESSO”: privo di prudenza, riflessività, autocritica e scrupolo, il pensiero degli uomini incoscienti, che non capiscono di essere un “bruscolo” nel pianeta al confronto con le forze della Natura. Si è agito senza pensare alle conseguenze di una scelta “egocentrica” nel momento del disastro che ha provocato morte e nuovamente si è annunciata una scelta, con trasporto del relitto a Genova dal Giglio, che non pensa e non prevede le gravi conseguenze inquinanti, mettendo avanti a tutto, presumibilmente, opportunismi economici.
Le grandi masse d’acqua all’interno dello scafo, inquinate da tensioattivi, da idrocarburi e da materiale organico, subiranno nel trasporto un rimescolamento e saranno rimpiazzate da nuova acqua generando una scia inquinante di grandi proporzioni. Per questo se una rimozione e uno smantellamento sono state giudicate la soluzione migliore, devono avvenire nel più breve tratto di mare possibile. L’attraversamento dell’intero settore orientale del Santuario dei Cetacei pare una scelta ardita, incurante del Mare e dei suoi abitanti, soprattutto perché esistono porti in grado di accogliere lo scafo a distanze dell’ordine di “sole” 40 miglia marine.
Purtroppo il mondo i “poteri forti”, anche attraverso l'uso dei mass-media, condiziona i più alle leggi del mercato, ignorando assurdamente i principi ecologici. Ma oggi è in atto un passa parola sul RISPETTO che diventerà contagioso. Dicono i Messaggeri del Mare: “Siamo una goccia, ma il Mare è formato da tante gocce. Più saremo, più forti saremo… seguiteci !”.
Allegata la foto della pietra secolare ritrovata sulla spiaggia di Chiessi, dopo una missione dei Messaggeri, da Pierluigi Costa, che incredibilmente contiene, in modo naturale, una sorta di immagine che pare molto simile al celebre dipinto, il Grido o l'Urlo di Edvard Munch. Tale fatto eccezionale ha ispirato i Messaggeri definendo questa missione dedicata alla Concordia "L'Urlo del mare".