Dopo l’accensione del nuovo impianto di illuminazione a servizio del lungomare delle Ghiaie, si è dato vita ad un dibatto, al quale sento il dovere di partecipare quale funzionario responsabile dei rapporti con la Soc. Enel Sole, a cui è stata affidata la gestione del servizio di pubblica illuminazione.
Gli interventi che l’Amministrazione di Portoferraio insieme ad Enel Sole, ha eseguito in questi ultimi due anni sono stati volti a efficientare tutti gli impianti di illuminazione pubblica, eliminando tutte le vecchie sorgenti al mercurio e gli apparecchi non cut-off che generavano inquinamento luminoso per rispettare la Legge regionale Toscana n. 39 del 2005.
A seguito degli interventi sono stati installati n. 892 apparecchi a LED e su altri n. 540 apparecchi si è intervenuti efficientando gli stessi mediante la loro sostituzione o il relamping con lampade ai vapori di sodio e lampade agli ioduri metallici di ultima generazione e installando all’interno di ciascun apparecchio dei dispositivi per la regolazione del flusso luminoso.
Gli apparecchi a LED installati hanno tutti una temperatura di Colore pari a 4.000°K, che è quella così detta naturale.
In molte strade l’intervento, ha consentito la diminuzione dei corpi illuminanti presenti, rimuovendo così apparati sovradimensionati, andando ad eliminare ogni forma di inquinamento luminoso e ottenendo dei risparmi energetici anche del 70%.
Nel complesso l’intervento ha portato questi benefici:
La potenza installata (solo negli apparecchi sostituiti) era pari a 229 Kw oggi ne abbiamo 120 di Kw, risparmiando 109 Kw pari al - 48%.
L’energia assorbita (apparecchi sostituiti) era pari a 1.009.922 kW h/anno, oggi i nuovi apparecchi assorbono 448.984 kW h/anno consentendo un risparmio di 560.938 kW h/ anno che equivale a un –56%.
In termini ambientali sono state risparmiate 105 Tonnellate Equivalenti di Petrolio l’anno e sono state ridotte emissioni di CO2 per 415 Tonnellate anno.
Ma veniamo all’intervento alle Ghiaie, gli apparecchi utilizzati rispettano in pieno la legge Regionale sull’inquinamento luminoso, quindi apparecchiature a norma che non provocano nessun danno, specialmente dal punto di vista ambientale.
Nella progettazione dell’impianto sono state esaminate alcune valutazioni;
Per prima cosa la sicurezza della zona, il lungomare delle Ghiaie , a causa di una serie di attività non garantiva più una certa tranquillità, spesso i bivacchi notturni hanno causato rottura di bottiglie sulla spiaggia e a volte i bagnanti si sono imbattuti in spiacevoli sorprese.
E poi quella in termini turistici, cercando di valorizzare la passeggiata, mettendo in risalto il fascino della spiaggia e la sua composizione, sicuramente un’attrattiva specie nei mesi estivi, divenendo in qualche modo un luogo di aggregazione e di ritrovo e sicuro in particolare per i più giovani e poi se qualche ardimentoso decide di fare un tuffo notturno, migliorare complessivamente le condizioni di sicurezza.
A mio parere, siamo riusciti ad assolvere alle problematiche che ci eravamo posti, poi c’è chi non condivide, ma questa è una fortuna, l’omologazione non è una bella cosa.
Ho letto tra le righe in uno degli interventi , che quel cono di luce che lambisce la battigia possa minacciare o disturbare l’habitat di alcune diversità biologiche. Sinceramente in fase esecutiva, l’illuminazione della battigia è stata una scelta per la valorizzazione di un patrimonio ambientale di Portoferraio, comunque se abbiamo sbagliato, c’è sicuramente il modo di correggere.
Geom. Dante Leonardi