Non ricorda con esattezza da quanti anni, Mario Ettore Bacci sta curando le attività didattiche rivolte ai bambini nell'ambito delle "Notti dell'Archeologia" promosse dalla Regione Toscana e finanziate dal Comune di Portoferraio, sicuramente dieci, forse di più, fatto sta che gli incontri con gli aspiranti archeologi riscuotono, anno dopo anno, un successo sempre crescente, una media di 30/40 bimbi ad ognuna delle cinque serate organizzate presso il Museo Archeologico della Linguella, terminate il 30 Luglio scorso, persino la sera in cui pioveva a dirotto.
La popolarità che l'iniziativa riscuote è dovuta il larga parte al talento che l'Archeologo specializzato in Preistoria ha nel trattare l'argomento rapportandosi con i bambini. Non smette mai di esprimersi con il linguaggio alto, antico e complicato proprio dell'Archeologia, insiste nel pronunciare nomi solenni, mai sentiti prima, eppure, scherzando, giocando e facendo le battutine riesce a coinvolgere tutti, bambini, genitori e nonni, in maniera ordinata e disciplinata, proponendo di volta in volta attività divertenti e interattive che catalizzano l'attenzione su di lei, la grande protagonista di queste settimane di Luglio, l'Archeologia elbana.
Anche Mario Bacci è elbano ed ha alle spalle un curriculum ricchissimo di pubblicazioni (suo per esempio il libro per ragazzi "L'Elba e l'Arcipelago Toscano. Le avventure archeologiche di Ivo Roste e Velia" o la cura della sezione archeologica dell'ultima "Guida alla Città di Portoferraio) e di attività didattiche svolte per la maggior parte tra il circuito museale Fiorentino, il Museo Nazionale Archeologico di Fiesole e l'isola d'Elba, che confermano la sua vocazione nell'arte di piantare i semi della passione per le nostre radici nei cuori dei più piccini, semi che poi continua a coltivare con un assiduo e costante impegno sul terrritorio, grazie anche ai progetti rivolti alle scuole di ogni ordine e grado sviluppati con l'Aion Cultura di Cortona, che lo hanno visto presente a Portoferraio anche durante i mesi invernali, con l'intento di promuovere e realizzare un laboratorio didattico permanente con sede presso il Museo Archeologico della Linguella.
Ed è proprio nei mesi invernali secondo Bacci, che bisognerebbe intensificare le iniziative culturali perché: "C'è una scarsissima promozione nei riguardi degli elbani stessi. Manca l'educazione all'attenzione per il proprio patrimonio, e questo negli anni non è mai cambiato".
Per quanto gli compete, l'Archeologo Mario Ettore Bacci, fa senza dubbio la sua parte per far capire che il "patrimonio culturale va vissuto a 360°"