Sabato prossimo, 8 novembre 2014, alle ore 17.00, presso la Biblioteca Comunale di Campo nell'Elba, sarà presentato il romanzo di Marcello Camici "Il tesoro di Montecristo". L'autore verrà introdotto da Giorgio Giusti, presidente dell'associazione storico-culturale La Torre.
Siamo nel XVI secolo in pieno scontro tra cristianesimo e islam. Dragut, musulmano convinto e praticante, vuole vendicarsi della prigionia subita, come schiavo al remo, nelle galee di Andrea Doria. Coinvolge Solimano il Magnifico per una grande spedizione contro Genova, una guerra contro i “cani nazareni”. Entra in azione la Provvidenza Divina. Guboldo, frate del monastero di S. Mamiliano, situato sull'isola di Montecristo, tormentato dalle visioni della sua testa spiccata dal collo e appesa in cima a una picca turca, convince l'abate Niccolò a chiedere l'aiuto di Doria. Il principe Doria, contemporaneamente è preoccupato per le sorti di Genova, consapevole del pericolo imminente. Si incontrano e insieme studiano una strategia atta a sventare un eventuale attacco turco-barbaresco contro la città. Elaborano un piano in cui il monastero di S. Mamiliano si trova al centro dell’azione e gli stessi religiosi vengono addestrati a segnalare gli avvistamenti di una flottiglia turca e a combattere. Doria fa un sopral- luogo sull'isola coi suoi esperti e due maestri d'arme si fermano a Montecristo per rendere abili i monaci al combattimento. Dopo la battaglia navale che ha luogo davanti a Genova, i corsari in ritirata, con a capo Dragut, assalgono l’abbazia di Montecristo, distruggendola completamente, tutti i frati vengono uccisi. Si salva solo la chiesa, il suo abate Niccolò e il tesoro in essa nascosto.
Il tesoro di Montecristo è un romanzo avvincente, la cui lettura ci incuriosisce fino alla fine. È un libro adatto a tutti, adolescenti e adulti.
Marcello Camici è nato a Portoferraio all'isola d'Elba nel 1946. È sposato con Maura e ha una figlia, Gioia. Medico, è stato docente all'Università di Pisa. Come ricercatore, ha pubblicato su riviste scientifiche mediche, nazionali e internazionali, il frutto delle sue attività nell'ambito della ricerca clinica. Attualmente in pensione si è ritirato a vivere nella terra che gli ha dato i natali. Amante della natura, come intesa dal «Poverello d'Assisi », ha fondato l'Associazione: «Amici dell'isola di Montecristo », isola da cui ha tratto ispirazione per scrivere il presente romanzo.