Isola di Pianosa: un patrimonio da scoprire e proteggere. Mostra fotografica a Piolalibri, Bruxelles, 27 novembre - 15 dicembre 2014
GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE, ORE 19.00 INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA CON DEGUSTAZIONE DI PRODOTTI ENOGASTRONOMICI TOSCANI
Interverranno il Dott. Orazio Cellini, rappresentante della Regione Toscana a Bruxelles, il Dott. Nicola Francesco Dotti, Vrije Universiteit Brussel, il Dott. Luca Maria Foresi, vicepresidente dell’Associazione per la Difesa dell’Isola di Pianosa.
I Romani la chiamavano Planasia (isola piatta), è la più luminosa e la meno piovosa delle isole dell’Arcipelago Toscano, le temperature medie sono tra le più elevate della regione. Dal punto di vista geologico è una piattaforma calcarea ricca di fossili. Di forma triangolare, grande appena dieci chilometri quadrati, s‘innalza una ventina di metri sul mare cristallino e trasparente. Dista dodici chilometri dall'isola d'Elba e cinquanta dalla costa toscana.
Frequentata dall'uomo già nel Paleolitico, fu diffusamente abitata dal Neolitico e conserva tracce della presenza umana attraverso i secoli, particolarmente evidenti quelle di età Romana, con una villa di età imperiale e una catacomba contenente centinaia di sepolture. Il piccolo borgo, edificato nel Medioevo, ha sempre accolto qualche decina di famiglie.
IERI
Nel 1856 il Granducato di Toscana istituì la colonia penale agricola di Pianosa e da allora la storia dell’isola è legata indissolubilmente al carcere fino al 1998, quando fu dismesso. La proprietà pubblica di tutta l’isola e di ogni sua struttura era legata alla presenza del carcere che, con le sue norme restrittive, ne ha fatto un’area protetta ante litteram.
OGGI
L'isola fa parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e il mare è interdetto alla navigazione fino a un miglio dalla costa. Dalla chiusura del carcere è rimasta sostanzialmente disabitata. Il paese, un tempo abitato da numerose famiglie, in particolare dei dipendenti del carcere, ha oggi l’aspetto di un borgo fantasma. La natura ha ripreso possesso delle zone coltivate e si fa strada tra i fabbricati abbandonati. La circolazione dei turisti è permessa, ma limitata da regole severe.
DOMANI
L’Isola è un mosaico di ecosistemi naturali e antropici che la rende un patrimonio unico. Dal mare al cielo passando per la terra, Pianosa offre paesaggi indimenticabili per gli appassionati di storia, natura e ambiente. La rinaturalizzazione da parte della macchia mediterranea e il progressivo aumento della fauna ittica stanno portando al ripristino della biodiversità che può essere apprezzata dai turisti grazie alle visite guidate dell’isola ed alle immersioni. Gli edifici storici del paese mancano ancora di un piano di recupero e valorizzazione.
Libero da inquinamento luminoso, il cielo di Pianosa offre luce intensa durante il giorno e centinaia di stelle durante le ore notturne.
L’Associazione per la Difesa dell’Isola di Pianosa
Fondata nel 1995 da un nucleo di Pianosini, l'Associazione per la Difesa dell'Isola di Pianosa www.associazionepianosa.it si propone di salvaguardare e valorizzare il territorio dell’isola e di contribuire al recupero delle strutture più significative. Dal 1999 è stata allestita la mostra fotografica “Pianosa com’era”, una ricca collezione di immagini che mira a conservare la memoria storica dell’isola, farne conoscere la realtà e sensibilizzare l’opinione pubblica per contrastare il degrado. Finanziata dai soci e dalle donazioni dei visitatori si arricchisce ogni anno di nuova
documentazione.
La mostra fotografica è stata realizzata dall’Associazione per la Difesa dell’Isola di Pianosa in collaborazione con Nicola Francesco Dotti della Vrije Universiteit Brussel e con il contributo della Regione Toscana.