Frammenti di scambiatori di autoclave, carta adesiva rifrangente e forchette: tre semplici ingredienti "impastati" insieme da Luca Polesi con l'intento di dar vita ad una vera e propria invasione artistica che sta piano piano animando la campagna che circonda Marina di Campo. "Mi piacerebbe che i turisti in vacanza si potessero ricordare dell'Elba non solo per le sue meraviglie paesaggistiche e naturali, ma anche per la presenza, in luoghi inaspettati, di elementi capaci di incuriosire e donare ad ogni singolo scorcio carattere e personalità". Con questa frase, pronunciata da Polesi circa una settimana fa durante una mia visita al suo cantiere-atelier, è iniziata la comparsa di uno stormo di gufi che si svela poco per volta in località Bonalaccia, all'interno del Comune di Campo nell'Elba. Si tratta di opere in pieno "stile Polesi", nate dalla fusione di materiali di recupero raccolti dall'artista in luoghi diversi e, talvolta, regalati da qualche amico ed estimatore. "Provo grande soddisfazione nel momento in cui riesco ad accostare pochi elementi, creando così animali o personaggi immediatamente riconoscibili". Questa la semplice mission dell'arte di Polesi che riesce a fondere insieme la sua grande conoscenza di materiali, oggetti e tecniche di assemblaggio. Tali caratteristiche sono sapientemente controllate e guidate da immaginazione e creatività del tutto originali. Apprezzabile è inoltre la volontà di non snaturare gli oggetti impiegati attraverso eccessive manipolazioni: una forchetta rimane sempre una forchetta e dev'essere riconoscibile in quanto tale. L'abilità risiede nello sfruttare il potere evocativo dei singoli elementi e impiegarli nel modo corretto al fine di ottenere i risultati sperati.
Questa l'arte di Luca Polesi, al servizio del territorio in modo semplice e spontaneo. Non si tratta solo di un aproccio ludico ma tale operazione rappresenta a mio avviso un'iniziativa artistico-paesaggistica accattivante in grado di arricchire la nostra isola e che vale la pena portare avanti. L'invito è, dunque, quello, per chi si trova nei paraggi, di entrare a Filetto, dalla parte di Marina di Campo (bivio M2) e, percorrendo la strada, provare ad aguzzare la vista: appollaiati su staccionate di legno e su cartelli stradali i gufi di Luca vi faranno sorridere con le loro differenti posture e i loro occhi colorati! Non so voi ma, citando un modo di dire dello stesso Polesi..."A ME...MI PIACE!".
Alice Betti