Ritorno della Resurrezione nella Chiesa di Santa Maria Assunta di Capoliveri. Il grande dipinto a olio (240x160 cm circa), che sul retro della tela porta firma e data (“Amedeo Frattini dipinse l’anno 1905”), dopo il restauro effettuato da Silvia Zecchini sotto la direzione del funzionario storico dell’arte della Soprintendenza alle Belle Arti di Pisa e Livorno, Amedeo Mercurio.
Il restauro del quadro e della relativa cornice è stato finanziato interamente dalla nota azienda “Nykor Pilot Pen Italia” (con sede a Bologna), nella persona del suo Presidente, Piero Tomassini, innamorato dell’Elba e delle sue bellezze – naturali e artistiche –, al quale si deve l’articolato programma di interventi su un insieme di opere in stato di conservazione precario o non soddisfacente. Vale la pena ricordare che il percorso è iniziato con il bel Crocifisso ligneo del XVII secolo, recuperato nel 2013 dalla restauratrice Monica Chiessi di Portoferraio ed è proseguito con il dipinto seicentesco su tela raffigurante L’Annunciazione, il cui restauro, effettuato nella primavera 2014, è stato anch’esso curato da Silvia Zecchini. Oggi è la volta della Resurrezione che, riacquistati i colori originali prima di difficile lettura a causa della stratificazione di sporco e muffe, sarà ricollocato ed esposto probabilmente di fianco all’altare.
Dell’intero percorso virtuoso di valorizzazione è stato interprete, con passione e competenza, il parroco di Capoliveri don Emanuele Cavallo che, dopo aver favorito in ogni modo l’avvio dell’intero programma di restauri, ha seguito con amorevole attenzione tutte le sue fasi.