Non si raccontano storie, novelle, a tanti bimbi portoferraiesi tra le mura domestiche: una situazione che riguarda, secondo un campione studiato a Casa del Duca, quasi il 50 % dei casi. Il dato emerge dalla settimana della lettura attuata di recente al plesso di San Giovanni del Comprensivo di Portoferraio, evento che ha messo insieme vari Enti impegnati a far capire agli alunni e al territorio l'importanza della lettura quale elemento di base per lo sviluppo delle capacità espressive. “Abbiamo somministrato anche un questionario ai 158 bambini per capire il loro rapporto con la lettura e le storie ”. Lo segnala Jolanda Rizzi, insegnante impegnata nel progetto e quindi è stato fatto un sondaggio su di un campione, in qualche modo rappresentante la realtà locale, ma per avere maggiori riscontri il test andrebbe ripetuto in ogni plesso. “Risulta- prosegue la docente- che al 98% dei ragazzini piacciono le storie, fiabe, leggende e in particolare racconti di viaggi e avventure (42% ndr) e non interessa il lieto fine, ma che la vicenda sia allegra e faccia ridere. Preferite vicende fantastiche (73%), meno quelle realistiche (27%) e il 56 % vuole che la storia sia letta o raccontata, mentre il 44% apprezza la narrazione con tv o dvd; c'è poi un 11% di bimbi incline a racconti di paura o che fanno piangere. In classe, ovviamente, le maestre leggono o fanno leggere storie, però il test dice che il 47% dei bimbi non ha in casa chi racconta loro le storie, peccato. Forse si pensa che sapendo leggere possano farlo da soli". Importante l'esperienza attuata con attività promosse anche dalla biblioteca Foresiana comunale e Bibliolandia della sezione soci dell'Unicoop Tirreno, che ha offerto racconti di Nello Anselmi e Annamaria Carletti, come utile è la fruizione di storie attraverso mezzi multimediali, con "nonno Prianti". "Questa esperienza andrà ripetuta,- conclude la scrittrice ed ex maestra Carletti- la lettura è uno strumento didattico importante e ringrazio di essere stata coinvolta".