Cercando alcune foto nell’archivio personale, mi sono ritrovato sullo schermo del computer, le cartelle relative ad alcuni incontri organizzati durante l’estate 2014 dalle ragazze di Archeocolor alla Villa romana delle Grotte, a Portoferraio. Sappiamo tutti che dopo anni di abbandono, il monumento dei resti della villa, era stato dato in gestione al gruppo di tre giovani, ma professionalmente più che preparate archeologhe, le quali giungevano a quell’esperienza dopo aver partecipato/guidato, gli scavi di San Giovanni, e preparato anche qualche evento delle Notti dell’archeologia.
Quando ci fu l’inaugurazione, parve a tutti che l’Elba non aspettasse altro, emozionante vedere i cancelli aperti, e apprezzare l’entusiasmo di queste donne che da studiose e ricercatrici diventavano “imprenditrici”. Ragazze “ normali”, figlie di famiglie normali, come padre penso ai sacrifici dei loro genitori per farle studiare, non figlie Di….. Molti furono i visitatori, parecchi gli eventi organizzati all’interno degli spazi. Poi, e non sono ancora riuscito a capire bene PERCHE’, quelli stessi cancelli sono stati chiusi loro in faccia e anche anticipatamente rispetto alla scadenza della stagione turistica.
Fortunatamente, le archeologhe non hanno faticato, data la loro elevata professionalità, a trovare un posto di lavoro alternativo, ma per tutti noi che ormai ci eravamo anche un po’ affezionati alla loro gestione, la loro inaspettata partenza è stata una grossa delusione. Ma la delusione più grande è vedere come, nonostante le reiterate promesse e garanzie, ancora ad oggi 13 luglio 2015 quel cancello sia ancora inesorabilmente chiuso. E’ doloroso per me che a San Giovanni vivo, rispondere ogni, ogni giorno ai turisti che con la guida in mano cercano il sito, che è chiuso e magari consigliare loro di visitare i musei archeologici, per attutire in qualche modo la loro delusione.
Quando capita di passare di lì e vedi com’è ancora adesso quella meraviglia, l’amarezza cresce. Siamo tornati indietro di anni, si parla tanto sicuramente troppo, del fatto che l’Italia sia la patria della cultura mondiale, che in Italia ci sono più tesori storici che in tutto il resto del mondo. Molti sono i paesi anche piccoli che stanno facendo di tutto per attirare visitatori anche fuori dalle stagioni turistiche più classiche, ma qui all’Elba non abbiamo ancora capito che al turista, soprattutto quello straniero, il turista giovane e laureato, che nella università della propria nazione ha studiato a fondo la storia e l’arte italiana, vuole e chiede non solo mare, ma di poter conoscere da vicino quello che ha visto sui libri o sui siti. Si parla tanto di città d’arte, e magari l’isola d’Elba potrebbe essere inserita negli itinerari d’arte della Toscana. Che cosa ci manca perché accada? Forse manca solo la volontà politica di farlo!
Ma fosse solo il degrado della Villa Romana delle Grotte a colpirmi, tutto il territorio della nostra isola è in abbandono, basta vedere il bordo delle strade, la scarsa pulizie dei luoghi comunitari, il porto e le sue banchine, i parcheggi, certi marciapiedi, le spiagge non accessibili, eccetera eccetera . Da quando vivo la realtà elbana -1986-nulla è cambiato, anzi è andato peggiorando per molti versi. E’ Portoferraio prima di tutti gli altri comuni, costretto a pagare l’affollamento e l’inquinamento del traffico portuale, tanto per dirne una. Ad ogni tornata elettorale si ripetevano le medesime promesse, sembra di essere nel film Il postino di Troisi.
Allora mi permetto di porre all’amministrazione portoferraiese alcune semplici domande.
Per quando è prevista la riapertura della Villa Romana?
Perché il Forte Falcone non viene illuminato la sera? Quanto è stato incassato dalle visite del Forte Falcone nel 2014?
Roberto Borra