Mercoledì sera, nella suggestiva Piazza intitolata alla Vantina (capoliverese glorificata per la sua temporanea contiguità amorosa con l'Imperatore corso) si è svolto un incontro dedicato alla storia dell’Elba Napoleonica e all’origine della sua bandiera.
Dopo un’esaustiva overview dello storico Prof. Battaglini sulla storia dell’Isola d’Elba, e la dovuta precisazione del fatto che tutte le opere innovative spesso attribuite ai 10 mesi di presenza “imperiale”, erano già state avviate da più di un decennio di governo francese (l’unico ad essere riuscito a unificare l’Elba fino a quel momento sotto tre governi differenti), la Dott.ssa Gloria Peria si è addentrata nel tema “bandiera” sfatando completamente il mito della sua creazione “a immagine e somiglianza” del territorio elbano.
Dagli inizi del XIX sec., infatti, la banda rossa con le tre api d’oro veniva già utilizzata, per le “Bonnes Villes” francesi, le quali godevano di uno statuto speciale, di una maggiore indipendenza a riconoscimento della loro spiccata fedeltà nei confronti del governo centrale.
Anche se non esplicitamente dichiarata, “Bonne ville” era, in tutto e per tutto, anche l’Isola d’Elba, governata, fino a quel momento, da ottimi funzionari dell’Impero. Lo sfondo bianco, invece, potrebbe essere stato quello del Bureau di Sanità che, in mancanza di altro, mise a disposizione la sua bandiera per applicarvi il simbolo delle “Bonnes villes”. Alcuni giorni dopo l’arrivo di Napoleone all’Elba, infatti, lo stesso Bureau di Sanità evidenzia la necessità di far pervenire all’Elba una nuova bandiera bianca in quanto la precedente era stata recentemente utilizzata. Forse per completare quello che sarebbe divenuto il vessillo elbano?
Dal passato, al presente, il Grafic Designer Matteo Civaschi ha esposto invece il lavoro di restyling grafico della Bandiera Elbana, un progetto nato da un’idea di Angelo Mazzei, che ha portato a definire disegni e colori che potessero rispecchiare la prima bandiera elbana ma che allo stesso tempo, lanciassero uno sguardo al futuro"conferendo, a questa nuova bandiera, modernità nelle linee e nei colori. Caratteristica che, del resto, anche lo stesso Napoleone desiderava per il suo Impero.
Dopo l’auspicio, da parte del Prof. Battaglini e del Sindaco Barbetti, alla riunificazione dell’Isola sotto un’unica bandiera, la serata si è conclusa con Daniela Soria che accompagnata dal chiotarrista Riccardo Santini ha proposto una rassegna di canti della tradizione elbana.
M.M.