L'arte è la massima espressione della civiltà umana, è internazionale e parla una sola lingua in tutto il mondo.
E' bene dirlo subito che è avulsa da ogni politica e religione.
Gli artisti sono liberi pensatori anche se talora devono rispettare soggetti commissionati (il che non si verifica in periodo di dittatura).
L'artista vive una vita difficile e di grandi sacrifici per potersi far capire.
Io sono nato per creare Arte ed ancora mi alzo a lavorare quotidianamente nella notte, alle 4 per questo ideale.
L'artista non si può usare senza sapere chi è lui, è un uomo iniziato ad un profondo ideale con l'anima e il cervello, il quale cerca di scoprire qualcosa di nuovo da godere e da lasciare a testimonianza sua e del suo tempo. La sua vita è piena di rischi e delusioni.
Certo non mi riferisco ai pittori domenicali che qui fanno il quadretto commerciale da vendere come ricordino al turista.
Ho sempre sognato qualcosa di importante per la mia città, ma i miei luoghi di battaglia sono stati altrove. Per 50 anni sono stato lasciato a dormire, sin dagli anni '60 quando volevo creare un museo di arte moderna iniziando con le sole donazioni che lasciavano gli artisti internazionali all' Art Center da me creato.
Ancora oggi ne possiedo una trentina e che Museo avremmo avuto se avessimo cominciato 50 anni fa!
Le Autorità locali non mi hanno mai ascoltato. E quanto avrei volto dare una nota nuova e moderna all'arredo urbano, assai trascurato, in Portoferraio, anzi, inesistente.
Eppure ero preparato grazie a studi specifici fatti a Parigi, Barcellona, Gerusalemme...
Avrei voluto abbellire Portoferraio, già bellissima ad opera di Cosimo primo che, oltre alla bellezza, ha voluto anche darle un significato esoterico.
Ma del nostro tempo che cosa si lascerà?
Alle volte con l'esperienza della mia vecchiaia mi sembra che le persone che si avvicendano a curare la Città si facciano guerra solo per un gioco personale di poltrone, senza avere amore per il loro territorio e la sua comunità.
Un patrimonio...che sarebbe di tutti. Orbene, la giunta attuale mi chiama a realizzare per la prima volta il mio desiderato Museo-laboratorio internazionale nel centro di Portoferraio e ad occuparmi di arredo urbano.
Certo, per crederci ho bisogno di cominciare a operare. Poi darò a Cesare quello che è di Cesare.
Che fantastico! Che bello! Ma che tristezza notare una persona qualificata e che stimo che adesso non mi saluta più. Non ho parole.