La biblioteca comunale di Portoferraio,conosciuta sotto il nome di Foresiana per le donazioni di Mario Foresi, è oggi una realtà positiva che si trova all’ultimo piano del complesso De Laugier a Portoferraio. Fu qui trasferita durante la giunta Ageno con risorse economiche europee. Era ubicata nel palazzo comunale. Qui andavo da giovane studente del liceo ginnasio R.Foresi quando dovevo fare qualche ricerca.
Per me era grande e vasta e tantissimi erano libri cui attingere per conoscere e sapere. A quell’epoca non esisteva internet e l’enciclopedia Treccani ,che era presente al gran completo nella biblioteca ,era fonte inesauribile di notizie.
Galletti, il custode bibliotecario,ci aiutava come poteva e comunque sempre con cortesia. La Foresiana è per me la biblioteca della giovinezza,delle prime ricerche.
Essa è nata con quattro personaggi: Napoleone Bonaparte, Giuseppe Ninci, il cardinale Fesch e il regio governo toscano (granducato)
Dopo qualche mese dalla partenza di Napoleone, avvenuta nel febbraio del 1815, s’insedia il nuovo consiglio comunale seguendo le regole del restaurato granduca di Toscana. Vincenzo Vantini è gonfaloniere (sindaco).
La Magistratura –così era chiamato il consiglio comunale- costituita da Gonfaloniere, Priori, Consiglieri in adunanza nel gennaio del 1816 “…stanziano lire ventitrè, soldi sei e denari otto a Simone Pierini per suo rimborso della spesa occorsa per far trasportare col mezzo di facchini dal Palazzo dei Mulini provvisoriamente nel salone di questa Comunità la Biblioteca che dalla Sovrana Munificenza è stata donata alla stessa loro comunità e ciò con partito di voti favorevoli
E ancora “…. e che la Biblioteca di Napoleone donata dall’Ecc.mo Regio Governo alla Comunità loro venga con tutta decenza collocata nella stanza che in ultimo serviva per l’archivio del tribunale di prima istanza e commettono al loro Provveditore di strade di concerto con me cancelliere le necessarie disposizioni per l’esecuzione di quanto sopra e dei lavori relativi con rendere conto della spesa occorsa mediante opportuna nota…” (firmato Vincenzo Vantini gonfaloniere, Guidoni cancelliere).°(ASCP)
Nel mese successivo ,nel febbraio del 1816, la Magistratura di Portoferraio si trova in adunanza e “….
partecipata la lettera del Commissario Regio Straordinario dell’isola d’Elba Ill.mo Sig. Conte Fantoni,con la quale accompagnando il catalogo dei libri che il Sig. Cardinal Fesch ha reclamato all’I. e R. Governo come di sua proprietà ed imprestati a Napoleone Bonaparte durante il di Lui soggiorno in quest’isola,ricerca il Magistrato loro a fare quei rilievi che crederà convenienti in rapporto a tale domanda. Sentita l’istanza del Sig. Anton Giuseppe Sisco con cui richiede la consegna dei libri che sopra come procuratore commissionato dal suddetto Cardinale Fesch con di lui lettera del 14 ottobre secondo esibita con detta istanza.
Considerando che è notaio,che l’Imperatore Napoleone partendo ordinasse al Generale Lapi la restituzione dei libri reclamati da Sua Eminenza il cardinale Fesch.Considerando infine che la semplice richiesta di Sua Eminenza vien creduta sufficiente dai componenti il Magistrato a legittimare la domanda, deliberano e ordinano restituirsi al predetto sig. cardinal Fesch e per esso al di lui procuratore sig. Sisco tutti i libri descritti nell’accennato catalogo salvo peraltro la Sovrana approvazione: e ciò convalidano con legittimo partito di voti favorevoli cinque”( firmato Vantini gonfaloniere,Guidoni cancelliere).°(ASCP)
Nel marzo del 1816 la Magistratura di nuovo riunita in adunanza “….partecipato il Biglietto a me Cancelliere il 14 marzo stante,dall’Ill,mo Sig. Conte Agostino Fantoni Commissario Regio Straordinario in quest’isola del seguente tenore=Essendo stato supposto che la Biblioteca di Napoleone che S.A.R.si è degnata di rilasciare a questa Comunità contenga alcune opere di tattica utilissime per l’istruzione dei Militari ,si rende necessario che VS Ecc.ma si presti a dare l’opportuna assistenza affinchè si possa fare una scelta di quelli che potrebbero essere vantaggiosi per portare a Firenze combinando con i rappresentanti la Comunità medesima o la stima dei libri o la nota di altri di eguale valore che si potessero mandare a Firenze e riuscire più confacenti alla pubblica istruzione di questo Paese.E fatto sul contenuto di detto Biglietto le convenienti deliberazioni dichiarano che non credono possa attualmente farsi la dimandata scelta e che questa scelta debba ritenersi sospesa fino a tanto che non sia risoluta la domanda avanzata all’Ill.mo Governo per la restituzione di diversi libri dal sig Cardinal Fesch per la restituzione di libri di sua proprietà che si trovano nella suddetta libreria e fra i quali possono esservi della qualità di quelli enunciati nel ricordato Biglietto e ciò ratificano con partito di voti favorevoli
Forse molti non sanno che Napoleone Bonaparte era grande “lettore” di libri: alcuni portava sempre con sé. Non meraviglia dunque che nella residenza dei Mulini avesse costituto una biblioteca sua personale che lasciò quando fuggì e ritornò in Francia e che fu poi donata dal granducato di Toscana alla comunità di Portoferraio.”S.A.R. si è degnata di rilasciare a questa Comunità”
Il cardinale Fesch era imparentato con l’imperatore in quanto fratello materno di Letizia Ramolino, madre di Napoleone.
Giuseppe Ninci è autore di “Storia dell’Isola d’Elba” e grande estimatore dell’imperatore come si evince nelle dedica che apre il libro di questa storia dell’isola d’Elba. Il devoto ed obbediente suddito era arrivato insieme ad altri pochi elbani ad essere confidente del Bonaparte..Nominato custode dei libri dell’imperatore si prodigò con zelo in tale compito ma ahimè senza ricevere compenso alcuno se nel febbraio del 1816 i Magistrati di Portoferraio “incaricano me Cancelliere di prendere in esame l’esposto del sig. Giuseppe Ninci con la sua istanza avente per oggetto di essere pagato come bibliotecario della Pubblica Libreria e previa le necessarie verificazioni di proporre ciò che possa essere giusto e conveniente e ciò con Partito di voti favorevoli 5…”°(ASCP)
L’esposto del Ninci non fu preso in considerazione e ciò costrinse il Nostro a produrre una istanza presa in considerazione nell’aprile del 1816 “….sentita l’istanza del Sig. Giuseppe Ninci con la quale esponendo andar creditore della Comunità di lire 59.10.8 per approvvgionamento dovuoli a tutto dicembre 1815 come stato Bibliotecario della Libreria,domanda che li venga rilasciato il conveniente mandato per conguagliarlo con altro debito che tiene con la Comunità loro e che intanto venghino soppressi gli atti che per l’esazione di questo vanno a farsi in tribunale. Riconoscendo giuste le domande del Sig. Ninci ordinano sospendersi gli atti giudiziari e rilasciargli l’opportuno mandato di pagamento subito che ne sarà giunta l’approvazione dell’Ill,mo Sig.Prov. dell’Uffizio Fiumi e Fossi di Pisa” °(ASCP)
Nel novembre del 1816 non essendosi proceduto a quanto sopra votato la Magistratura di Portoferraio riunita in adunanza “…sentita la nuova istanza del Sig.Giuseppe Ninci tendente ad ottenere il pagamento della provvigione del mese di dicembre del decorso anno come Bibliotecario e Custode delle libreria lasciata da Napoleone e dalla Sovrana Munificenza elargita alla Loro Comunità, avanzata la suddetta istanza all’Ill.mo Sig. Provveditore dell’Ufficio Fiumi e Fossi di Pisa accompagnata con ministeriale del 13 novembre e fatte sul proposito di tale domanda le convenienti considerazioni,deliberano e convengono pagarsi al predetto Sig. Ninci franchi cinquanta o siano lire 59.10.6 per la reclamata provisione di dicembre 1815….”
(firmato Vincenzo Foresi,uno dei quattro Priori della Magistratura di Portoferraio:era assente Vantini,gonfaloniere).°(ASCP). Per la cronaca Vincenzo Foresi era insieme con Giuseppe Ninci uno dei pochi elbani ammessi ad essere confidenti dell’imperatore.
Così con l’anno 1816 prese nucleo la “Pubblica Libreria” che poi diverrà biblioteca comunale Foresiana.Fu infatti elargita dalla Sovrana Munificenza alla comunità di Portoferraio la libreria di Napoleone salvo alcuni testi di tattica militare ritenuti utili per l’istruzione dei militari,fu trasferito il nucleo originale di libri di Napoleone dal palazzo dei Mulini a quello comunale,fu superata la controversia col cardinale Fesch e infine si ebbe un definitivo e primo “Bibliotecario e Custode” nella persona di Giuseppe Ninci al quale fu assegnato un precisa “provvigione” quantificata sia in franchi(cinquanta) che in lire toscane.(lire 59 ,soldi 10,denari 6)
Marcello Camici
(° Archivio Storico Comunale di Portoferraio)
(Nella foto: ritratto di R.Foresi)