MARCIANA. 2000 passi per salire fin lassù, alla Madonna del Monte. E il cuore batte per la fatica ma molto di più per le sensazioni di forte spiritualità che dà il luogo. E il cuore si apre anche alla solidarietà, entrando in una chiesa secolare, restaurata, colma di fede autentica, con circa 200 pellegrini riuniti per la messa dedicata alla Natività di Maria. E non solo. Anche una festa, dopo la messa, per la fine dei lavori di manutenzione straordinaria del santuario del 1300, costati sui 150 euro e durante i lavori sono stati trovati reperti del 1729.
Don Gianfranco e don Francesco hanno concelebrato e quest'ultimo, parlando di Maria, ha ricordato come un detenuto, recluso da 40 anni al forte San Giacomo di Porto Azzurro, gli abbia consegnato alcuni messaggi di elevato significato spirituale. Sono stati letti all'assemblea riunita. "Potenza della fede, potenza di una madre, Maria, che si era affidata allo Spirito Santo", ha concluso il prete. Non solo, ancora protagonista il detenuto, al quale non a caso don Francesco ha voluto dar voce, quale rappresentante degli ultimi della società che non vanno dimenticati. "Un giorno rispondendo ad una fase del rito, tutti dicevano " Sia lodato Gesù Cristo" e il detenuto aggiungeva a voce alta "..e la Madonna". Una sottolineatura per evidenziare che il Salvatore non sarebbe venuto alla luce, come uomo in mezzo agli uomini, se non fosse esistita Maria".
Con tali messaggi si è svolta la messa, arricchita da Corrado Nesi e la sua Schola Cantorum, che oltre all'accompagnamento musicale durante il rito hanno regalato alla gente anche un mini concerto, finita la messa.
Impegnativo il percorso per salire alla Madonna del Monte, un ripido sentiero lastricato, accompagnato da 14 cappelle della via crucis e qualcuno ha contato i passi che portano a quota 627 metri: pare siano circa 2000. Ma in compenso panorami stupendi e la bellezza del luogo. Alla fine del rito Don Franco Bersani ha voluto ringraziare i numerosi donatori, persone comuni e non Vip, che hanno consentito di far fronte alle spese necessarie al restauro.
"Circa 150 mila euro- ha detto il religioso- recuperate in buona parte, in alcuni mesi, grazie alla gente, ad un passa parola e il sostegno che mi è stato dato da un Comitato e dalla stampa. Ringrazio tutti- ha concluso il rettore del santuario, dove fu presente anche il Napoleone esule nel 1814- grazie in particolare la Schola Cantorum che aveva già tenuto un concerto per raccogliere fondi. Adesso rimangono alcuni lavori da completare. Ma con l'aiuto dei benefattori e quello delle istituzioni, senza dubbio completeremo il debito con la ditta Ricci. Il nostro pensiero poi deve andare a Filippo Francolini, che ha perso la vita tornando a casa, dopo aver lavorato al restauro del santuario". E l'impresario ha poi segnalato, nel momento conviviale che è seguito, la complessità del lavoro eseguito, durante il qualche sono stati riportati alla luce parti architettoniche originarie ed anche un reperto, un embrice, che riporta la data del 1729, con sopra disegnato un messaggio d'amore. "Farò una relazione tecnica- ha detto Ricci- dove segnalerò ogni dettaglio". E il sindaco Anna Bulgaresi, presente all’incontro, ha preso nota dell'appello del parroco, e del resto il Comune ha già elargito 20 mila euro lo scorso anno e senza dubbio nel bilancio 2012 troverà spazio una analoga azione di sostegno."Noi intanto offriamo la ricostruzione del rosone”, ha annunciato Nesi a nome dell'associazione della Schola Cantorum campese, e quindi un altro lavoro da completare è risolto. La festa è finita con una ristorazione per tutti i convenuti, offerta da volontari, che allo stesso tempo raccoglievano ancora contributi pro santuario. Lo stesso faceva Nello Anselmi che ha gestito una lotteria e nel complesso altre 1000 euro sono stati offerti. Ora l’edificio religioso è tornato all'antico splendore, ma ancora c'è da fare, alcune finestre e aperture da chiudere, la parte interna da recuperare e anche l'area esterna è da sistemare. “Le donazioni possono proseguire- hanno detto quelli del Comitato Amici del Santuario – si possono fare bonifici al conto iban IT 69 X 01030 70700 00 00 00 274691. Ringraziamo anche la stampa che fa eco al
nostro impegno e anche su face book abbiamo uno spazio apposito”.
Stefano Bramanti