Il ruolo delle guide e' fondamentale all'Elba, le stimo moltissimo, soprattutto perche' sono in prima linea nel fronte piu' difficile dell'accoglienza ai turisti. Sono loro che vivono in primissima persona il contatto diretto con il turista colto e interessato all'Elba in generale, e non solo al mare e alle spiagge.
Purtroppo Pianosa e' un argomento a parte che penalizza tutti.
Vorrei ricordare alla signora Pacini il ruolo delle guide (da Lei tanto bistrattate durante la sua visita a Pianosa) che anche adesso in pieno ottobre, si stanno dando da fare offrendo il loro servizio culturale a Pianosa e all'Elba.
Basta farsi una girata in Trentino, sia in estate che in inverno, per vedere come si fa turismo. Accoglienza, gentilezza, organizzazione capillare. Da noi sembra quasi che i turisti diano fastidio. Mah.
Quoto in toto... compresa la parte ove sostieni che la gente non ama più arrostirsi al sole ma preferisce, sempre più, godere dei colori e dei profumi della campagna elbana. Passando a qualche proposta concreta si potrebbe pensare a VERE piste ciclabili, che attraversino l'Elba, con percorsi differenziati. Con il boom del cicloturismo si potrebbe creare piste facili e attrezzate anche per la ricarica delle biciclette a pedalata assistita fino al vero e proprio ciclocross, per gli amanti dell'estremo. Sembra che nessuno, all'Elba, si accorga dei rischi che corrono le migliaia di persone che girano in bicicletta e non c'è da stupirsi se, l'anno successivo, queste migliaia di turisti andranno in posti dalle strade meno anguste e affollate. All'Elba ci sono zone con rocce solide e antiche? Un uso potrebbe essere quello di creare pareti attrezzate per "alpinismo" leggero, free climbing o altre amenità per gente un pò fuori dagli schemi. Ancora: mio fratello mi prende in giro da quando, circa 3 anni fa, gli proposi, come idea, quella di porre le basi anche per un turismo "gay friendly", rivolto ad un target spesso benestante e raffinato: non posso riferire alcune battute emerse nel dibattito (per non cadere nel politicamente scorretto..) ma ti garantisco che, di alcune, ridiamo ancora oggi. Penso ad un "campeggio diffuso" (max 15 posti tenda) per la valorizzazione delle campagne elbane, alleggerendo la costa dalla violenta antropizzazione estiva. Penso alla costruzione di un nuovo carcere ed al recupero turistico della fortezza spagnola di Porto Longone, magnifica. Penso a degli sport-village: all'Elba se vuoi giocare a tennis devi andare da una parte, se vuoi fare calcetto da un'altra, e da un'altra ancora se vuoi fare del nuoto o una sauna. Mettiamo che la squadra di pallamano ungherese voglia venire ad allenarsi all'Elba in novembre: troverebbe un campo?
Cara Cecilia, temo che gli elbani voteranno contro il comune unico, unico soggetto in grado di affrontare le terribili sfide del turismo dei prossimi anni. Ho parlato con molti amici, contrari al comune unico, e le motivazioni addotte a sostegno di questa tesi sono (mi perdonino) squallide e miserabili: o forse lo sembrano a chi (forse...) ha cercato di emanciparsi da un provincialismo che, visto da fuori, è soffocante.
Principalmente sono due:
1)"Il sindaco sarebbe sempre di Portoferraio perchè è il comune più popoloso". Il problema sarà, caso mai, trovare un Sindaco all'altezza della situazione: se poi è nato in Senegal non vedo il problema...
2) "Se voglio parlare con il sindaco vado in comune, busso alla porta e entro!. Domani mi toccherebbe andare a Portoferraio.". Taccio di fronte a simili affermazioni e mi chiedo sempre se, nell'ufficio del loro sindaco, ci vanno con la pistola o con una busta in mano: mi tranquillizzo quando penso che non siamo a Pinerolo o a Bordighera (ometto i banali Oppido Mamertina o Corleone...) ma nell'Elba dove contano le famiglie e l'amicizia. Nell'Elba dove, a parte Portoferraio, i comuni sembrano non avere più beni pubblici, dove i privati (con i loro interessi) spadroneggiano e dove il poco pubblico rimasto, es. le spiagge, sono in mano, a parte qualche caso, a gruppi di "amici".
Insomma, cara Cecilia, spero che il tuo appello, che tanto mi ha fatto pensare, sia l'inizio di un dibattito che coinvolga, oltre agli elbani in servizio permanente effettivo, anche quelli come te, come Franco, Leonardo, Umberto e tutti quelli che, pur vivendo altrove, hanno a cuore il futuro dell'isola.
Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.
Testata registrata al Tribunale di Livorno
n. 11 del 08.10.2002
Direttore Responsabile: Sergio Rossi
Editore: Elbareport.it di Sergio Rossi & C. SAS
Sede legale: Via Val di Denari, 34 - Portoferraio
Mail: info@elbareport.it - Pec: elbareport@pec.it
Tel: 0565.916908 - 335.6228371
Partita IVA: IT 01807760499