Certo è che il secondo concerto del XX Festival Internazionale Elba si è svolto in un anfiteatro molto particolare, alla Villa romana delle Grotte ieri pomeriggio, 1° settembre, si sono unite l’arte della storia e dell’archeologia con l’arte delle note musicali.
Un quartetto d’archi che fa parte della più ampia orchestra dei Solisti di Mosca ci ha accompagnato prima con un divertimento di Mozart, mentre per il secondo pezzo in programma a firma del grande compositore polacco Ciajkovskij è salito sul palco anche il maestro Bashmet e quindi ai violini, al contrabbasso ed al violoncello si è aggiunta anche la sua viola.
Poi è stata la volta della musica di Rossini e di Stravinskij, ed è proprio a questo punto mentre il sole calava che la musica sembrava scritta per questo tramonto sulla rada di Portoferraio.
Il concerto si è concluso con un altro grande compositore questa volta italiano Antonio Vivaldi. Un lungo applauso a ringraziare i musicisti da parte del pubblico che si è goduto questo evento, non sono bastate le 150 sedie predisposte per accogliere le persone, altrettante si sono accomodate per terra intorno e sopra i resti delle antiche mura della villa.
Già qualche anno fa in occasione delle Notti dell’archeologia si svolse sempre alla Villa romana un concerto di musica classica, ma il pubblico non fu così numeroso. E’ passato del tempo, gli elbani si sono affezionati a questo sito e ad ogni occasione lo frequentano, ma erano numerosissimi pure i turisti, segno tangibile che apprezzano anche questo tipo di offerte culturali.
Bello.
Maristella Giulianetti