Si segnala la pubblicazione di un libro intitolato “Un patrimonio italiano – Beni culturali, paesaggio e cittadini” (UTET), questo ottobre 2016, che cita la Fondazione Villa Romana delle Grotte, nella sua rinnovata veste che comprende il Comune di Portoferraio, la partecipata Cosimo de’ Medici Srl e la collaborazione con Italia Nostra, tra gli esempi nazionali di buona gestione del patrimonio culturale.
L’autore, l’archeologo Prof. Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore “Beni Culturali e Paesaggistici” del MIBACT, Ministero per i Beni e Attività Culturali e del Turismo, aveva visitato la Villa delle Grotte lo scorso 4 giugno in occasione della sua partecipazione al convegno del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano intitolato “Il progetto del Volterraio nel paesaggio storico dell’isola d’Elba - Una riflessione in occasione del ventennale del PNAT”. Il suo intervento, di presentazione del primo libro sugli stessi temi, è consultabile in streaming sul sito del Parco.
Saremo lieti di invitare prossimamente il prof. Volpe di nuovo all’Elba, per presentarci quella che lui chiama “l’Italia migliore”, che propone “diverse soluzioni che dimostrano come sia possibile fare dell’eredità culturale un elemento vivo e un fattore di coesione e di crescita di una comunità, grande o piccola che sia”.
UN PATRIMONIO ITALIANO – BENI CULTURALI, PAESAGGIO E CITTADINI
di Giuliano Volpe
Negli ultimi due anni si è discusso di patrimonio culturale più che negli ultimi vent’anni. Dopo un lungo periodo di disinteresse, accompagnato da tagli indiscriminati e dal blocco delle assunzioni, il tema è finalmente diventato di grande attualità.
Ma l’occasione non va sprecata. È necessario un profondo cambiamento di visione per allontanarsi da una certa tradizione elitaria e seguire con decisione la strada indicata nel 2005 dalla Convenzione Europea di Faro sul diritto al patrimonio culturale: una vera e propria rivoluzione copernicana, che mette al centro i cittadini, le comunità, i territori.
Per fortuna l’Italia è un paese straordinario, che riserva continue scoperte, sorprese imprevedibili: non c’è città, non c’è piccolo borgo, non c’è località che non conservi tracce storiche, monumenti, tradizioni, peculiarità paesaggistiche di grande interesse.
Ed è proprio dall’indagine sul territorio che Giuliano Volpe parte per parlarci del futuro del nostro patrimonio. Un viaggio nell’Italia migliore, un tour ideale tra musei, parchi, monumenti, gestiti “dal basso”: tante soluzioni diverse che dimostrano come sia possibile fare del patrimonio culturale un elemento vivo e un fattore di coesione e di crescita di una comunità, grande o piccola che sia.
Quante energie, quanto entusiasmo, quante capacità animano il nostro Paese: ma le energie devono essere sostenute, l’entusiasmo non va spento, le capacità meritano di essere sviluppate. In questo saggio rapido e palpitante sono raccolte storie e situazioni in cui gli ostacoli sono stati trasformati in opportunità, in cui la voglia di fare italiana ha trovato spazi e possibilità per mettersi alla prova, e riuscire.
Un messaggio di ottimismo della volontà che viene da grandi fondazioni e da società pubbliche, da piccole associazioni o da giovani professionisti. Un messaggio da raccogliere e valorizzare: è questo il nostro vero patrimonio.
Giuliano Volpe
Professore ordinario di Archeologia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Foggia
Presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Per chi desidera approfondire, qui di seguito alcuni link di riferimento all’invito del prof. Volpe all’Elba lo scorso giugno
Il suo primo volume:
“Il Patrimonio al futuro. Un manifesto per i beni culturali e paesaggio”, Mondadori Electa, 2015
http://www.electaweb.it/catalogo/scheda/978889180666/it
Alcune interviste del 4 giugno
https://www.youtube.com/watch?v=iLDHO7CEccU
Fondazione Villa romana delle Grotte
http://www.islepark.it/il-parco-informa/news/1213-24-settembre-convegno-la-rocca-del-volterraio-ambiente-storia-e-restauro-e-inaugurazione-foresteria-di-marciana