Quando l’attenzione al territorio si traduce in azioni concrete a favore degli studenti meritevoli, ecco che si generano opportunità reali con la Borsa di studio per programmi internazionali scolastici di Banca dell’Elba e Fondazione Intercultura, vinta quest’anno da una studentessa di Portoferraio, che partirà per vivere e studiare per 6 mesi in Francia con Intercultura.
Si tratta di Francesca dell’Istituto Scolastico Cerboni di Portoferraio. Una studentessa che dimostra un impegno costante a scuola e in famiglia, che ama lo sport, uscire con gli amici ma soprattutto mettersi alla prova, per ampliare la propria visione del mondo, per poter un domani contare su quelle competenze trasversali, sempre più richieste dal mondo del lavoro, quali: l'apprendimento (o il miglioramento) di un'altra lingua, essere più predisposti ad intraprendere nuove iniziative, a relazionarsi con gli altri in maniera positiva, avere maggiori capacità critiche.
La cerimonia di premiazione per il conferimento delle borse di studio si terrà mercoledì 14 giugno, presso la Sala gran Guardia, Porta a Mare, Portoferraio, alle ore 11.30, alla presenza del Dott. Luca Bartolini, Presidente della Banca dell’Elba, Marika Donati, Direttrice della Banca dell'Elba, il Sindaco di Portoferraio, Mario Ferrari e il Sindaco di Capoliveri, Ruggero Barbetti. In rappresentanza di Intercultura, ci saranno Michela Teobaldi, Responsabile di zona per lo sviluppo del volontariato, Cecilia Gambacciani, Referente Regionale Raccolta Fondi, gli studenti di Intercultura in partenza e gli studenti dell'Elba, appena rientrati da un programma all’estero con Intercultura e i volontari di Intercultura.
L’Associazione Intercultura Onlus (www.intercultura.it)
L’Associazione Intercultura (fondata nel 1955) è un ente morale riconosciuto con DPR n. 578/85, posto sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri. Ha status di ONLUS, Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ed è iscritta al registro delle associazioni di volontariato del Lazio: è infatti gestita e amministrata da migliaia di volontari, che hanno scelto di operare nel settore educativo e scolastico, per sensibilizzarlo alla dimensione internazionale. E’ presente in 155 città italiane ed in 65 Paesi di tutti i continenti, attraverso la sua affiliazione all’AFS Intercultural Programs e all’EFIL. Ha statuto consultivo all'UNESCO e al Consiglio d'Europa e collabora ad alcuni progetti dell’Unione Europea. Ha rapporti con i nostri Ministeri degli Affari Esteri dell’ dell’Istruzione, Università e Ricerca. A Intercultura sono stati assegnati il Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio e il Premio della Solidarietà della Fondazione Italiana per il Volontariato per l'attività in favore della pace e della conoscenza fra i popoli. L’Associazione promuove e finanzia programmi scolastici internazionali: ogni anno più di 2.000 studenti delle scuole superiori italiane trascorrono un periodo di studio all’estero e vengono accolti nel nostro Paese quasi 1.000 ragazzi da tutto il mondo che scelgono di arricchirsi culturalmente trascorrendo un periodo di vita nelle nostre famiglie e nelle nostre scuole. Inoltre Intercultura organizza seminari, conferenze, corsi di formazione e di aggiornamento per Presidi, insegnanti, volontari della propria e di altre associazioni, sugli scambi culturali. Tutto questo per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse ed aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo.
Un’esperienza all’estero cambia la vita?
La ricerca* dell’Osservatorio nazionale sull’internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca affidata a Ipsos dalla Fondazione Intercultura di quest'anno si è concentrata anche sui benefici e le competenze che si acquisiscono attraverso i programmi di mobilità individuale. Dalle interviste di 900 ex partecipanti a questi programmi, partiti tra il 1977 e il 2012, emerge un quadro chiaro grandi differenze rispetto alla media italiana:
- non hanno avuto difficoltà a trovare lavoro o a cambiarlo, lo dichiara l’83% e il tasso di disoccupazione complessivo è al di sotto del 9% (vs un dato italiano pari al 14% tra i 20 e i 54 anni).
- non sono di certo “bamboccioni”, visto che solo il 2% degli over 34 anni vive ancora con i genitori, rispetto a un dato nazionale che si attesta attorno al 12%.
- sono persone soddisfatte della propria carriera, perché coerente con i propri interessi e aspirazioni, e della loro vita: il 90% si dichiara complessivamente felice, uno stacco netto rispetto alla media degli italiani che è del 67%.
- sono consapevoli del ruolo attivo che devono avere nella società.
*Fonte: www.scuoleinternazionali.org